Una visita? Settemila euro. Quel super onorario di Panfili

10 Feb 2013 | Di | Categoria: In primo piano, In primo piano: news

Intervento del professor Adolfo Panfili ad Uno Mattina

Oggi, 10 febbraio 2013, Il Fatto Quotidiano riporta una di quelle notizie che toccano un po’ tutti, ma finiscono nelle pagine interne perché il tema non è dei principali.
L’articolo si intitola “Una visita? Settemila euro al medico fidato di Alemanno” ed è firmato da Januaria Piromallo, giornalista blasonata (“Donna Marchesa Januaria Piromallo Capece Piscicelli di Montebello dei Duchi di Capracotta”) e dal sorriso solare, autrice del libro “Bella e d’annata. Corso di sopravvivenza socialmente scorretto per ragazze cresciute” edito da Cairo Publishing.

La Piromallo (nella foto sottostante) racconta la vicenda di una sua amica svizzera, Kirsten Sutin, rimasta paraplegica dopo un incidente e afflitta da dolori a causa di un chiodo di 5 centimetri che le hanno dovuto impiantare all’altezza della vertebra cervicale.
Alla signora Sutin viene consigliato di rivolgersi ad un luminare italiano che compare spesso in trasmissioni televisive: il professor Adolfo Panfili, 58 anni, esperto di medicina ortomolecolare. Panfili (nella foto in alto) è il medico di fiducia del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e dal 2009 all’agosto 2012 è stato “delegato del sindaco per l’Asl RmE”, incarico gratuito ma prestigioso.

Il professionista viene contattato telefonicamente e la donna elvetica chiede quanto le costerà essere esaminata a casa sua. «Quanto una visita in studio, cioè 250 euro, oltre alle spese per la trasferta» risponde il dottore.
Il medico si reca in Svizzera, visita la paziente e dice che si può tentare un intervento per alleviare la pressione del chiodo. Poi, torna in Italia.
Successivamente, alla Sutin viene recapitata via email una fattura da 7.000 euro, che la lascia esterrefatta.
Alla fine, ci si accorda per un compenso di 2.800 euro consegnati in contanti da un’amica della signora elvetica alla moglie di Adolfo Panfili, la dietologa Valeria Mangani, vice presidente AltaRoma spa e consigliera per le relazioni esterne del sindaco Gianni Alemanno, la quale chiede una quietanza liberatoria. L’incontro avviene nell’hotel Hilton Cavalieri di Roma.

La giornalista e scrittrice Januaria Piromallo

La giornalista telefona al medico per avere spiegazioni. La risposta è stizzita ed il dottore dichiara che non è mai stato effettuato un pagamento di 7.000 euro e che un onorario di quella entità non è mai stato nemmeno richiesto. Januaria Piromallo insiste e Panfili sbotta, dopo aver precisato che fattura tutto e che paga le tasse in Italia: «Io non devo rendere conto a nessuno. Assolutamente non è stata emessa una fattura da 7.000 euro. Invito caldamente a non dare informazioni sbagliate».
L’articolo della Piromallo è corredato dall’immagine della fattura, in cui si legge con chiarezza la cifra di 7.000 euro.

Notizie come queste non sono facili da pubblicare perché vanno incontro a querela sicura, se non si hanno le prove di quanto scritto. A Januaria Piromallo va riconosciuto un coraggio non comune. Ovviamente, Adolfo Panfili avrà modo di chiarire ulteriormente i fatti.

Chissà quante persone malate si saranno trovate nella condizione di Kirsten Sutin e chissà quanti non avrebbero avuto la forza di opporsi.

Va comunque ricordato che in questa vicenda – così come in tante altre – non è secondario l’aspetto fiscale: già si immagina il sorriso soddisfatto di Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, quando leggerà la dichiarazione dei redditi dell’illustre docente.

P.s. Naturalmente, per conoscere tutti i dettagli, si consiglia di correre in edicola a comprare una copia de Il Fatto Quotidiano. Ne vale la pena.

13 commenti
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  1. Salve, volevo sottolineare che il Dott. panfili a me non ha fatturato una visita fatta dalla sottoscritta in Roma (con tutte le analisi di mio padre ora deceduto) per la cifra di 500 euro…….proporrei di organizzare un’azione in tal senso, coinvolgendo le Iene per esempio…

    RISPOSTA

    Gentile Rosa, grazie per il suo commento. In Italia accade, più o meno spesso, che le visite mediche non vengano fatturate.
    Tuttavia, è doveroso affermare che il dott. Panfili attualmente non risulta indagato per evasione fiscale e che il post si limita a riportare un articolo pubblicato su Il Fatto dalla giornalista Januaria Piromallo, la quale – ovviamente – si è assunta la responsabilità di quanto affermato.
    Un cordiale saluto.

  2. Buon giorno volevo confermare che non solo non fattura le prestazioni ma le stesse operazioni presso la clinica convenzionata Nuova villa Claudia non vengono fatturate completamente ma solo in accordo con il paziente. Io stesso non avendo un assicurazione privata sono andato ad un accordo ( con il suo assistente ). Le visite post operatorie con ozonoterapia mi venivano vendute ad un prezzo di 400/500 euro oppure a 250 euro in nero. Io ho optato per la seconda scelta……voi che avreste fatto? Tutto il sistema mi e’ apparso uno sciacallaggio puro ma ho notato che a Roma e’ una cosa normale. Un saluto

    RISPOSTA

    Gentile Claudio, grazie per aver letto il mio post e per aver lasciato un suo intervento. Come avvenuto per il precedente commento, però, la Legge impone di ricordare ai lettori che quelle pubblicate sono denunce anonime e non verificate. Allo stato attuale, non abbiamo notizia di indagini di natura fiscale a carico del prof. Adolfo Panfili, la cui onorabilità è tutelata dall’ordinamento, come avviene per ogni cittadino.
    Il mio più cordiale saluto.

  3. Dopo 45 giorni di carrozzina,grazie al prof.Panfili Adolfo,Cammino di nuovo.

  4. Ho avuto la fortuna di scegliere il prof Adolfo panfili come mio medico ormai da molti anni e devo dire che è sempre riuscito con grande professionalita’ a risolvere ogni mio disturbo patologico

  5. La notizia sembra voler screditare la persona visto che nel racconto non si mette in dubbio in alcun modo il medico. Ecco perché ho deciso di raccontarVi l’Adolfo Panfili che ho conosciuto io.
    Sono ormai suo paziente dal 2007 e per molto tempo ho visto solo il medico che, tra l’altro emetteva regolare fattura.
    Fino a che, un pomeriggio del 2010 pensando di recarmi ad un semplice controllo, il medico ha lasciato la sua scrivania annullando la distanza che c’era tra noi.
    Vivevo il momento che per me ha rappresentato “la notte buia della mia anima” e pur non dicendo molto lo aveva capito.
    Niente, o quasi, riusciva a raggiungermi o scuotermi.
    Ma in quel buio il suo volto grondava luce.
    Sono entrato nel suo studio domandandomi: cosa rimane quando non rimane più nulla? Ne uscivo dicendo: me stesso.
    E poco per volta, ora che sapevo di non essere solo, ho ripreso a credere e sperare.
    Non pagato nulla quella sera così come è successo tante altre volte in seguito.

    RISPOSTA

    Grazie per il suo intervento improntato alla speranza.
    Se i suoi dubbi su eventuali intenti denigratori si riferissero all’articolo di Januaria Piromallo, dovrebbe rivolgersi alla stessa giornalista de Il Fatto Quotidiano. Se attenessero al post pubblicato su questo blog, posso solamente ripetere quanto già scritto. La notizia della super-parcella divulgata su un quotidiano nazionale è di quelle che colpiscono e l’autrice ha dimostrato coraggio: qualora non disponesse di prove inoppugnabili, rischierebbe di pagare centinaia di migliaia di euro (e forse più) a titolo di risarcimento danni per diffamazione. Il “pezzo” della Piromallo è stato segnalato in considerazione di questa sua specificità.
    L’occasione mi costringe ad essere scontato per evitare qualunque malinteso: tutti i commenti, compreso il suo, sono sostanzialmente anonimi come accade in ogni forum o blog, perché non sono verificati, né possono oggettivamente esserlo; gli autori potrebbero agire in buona fede ed in malafede.
    O si permette agli utenti di esprimere la propria opinione, o si impedisce loro di far conoscere testimonianze come la sua.
    Ai lettori basta un briciolo di buon senso per attribuire ai testi la giusta rilevanza.
    Le capacità professionali di Panfili esulano del tutto dall’ambito di questo blog, poiché esso non è a carattere medico.
    Un cordiale saluto.

  6. dopo aver passato nove mesi d’inferno dove tutti dicevano che non avevo nulla il professore mi ha visitato e subito dopo operato;tre ore dopo andavo insieme al mio amico fausto, anche lui operato dal prof. , a prendere un caffè!!!!!!!!!!! che dire sono passati 4 mesi ed ho ripreso a fare qualsiasi cosa e sport!!! grazie prof. a presto

  7. Buonasera, il dottor panfili oltre ad essere una brava ed onesta persona è un medico intuito, preparato che nn manda via i pazienti senza aver delineato una diagnosi corretta. Io sono 12 anni che soffro di fibromialgia, il prof. Non ci crede ora stiamo intraprendendo l iter del occlusione dentale, della cervicale e della mia sindrome vertebro basilare. Vorrei evidenziare il fatto che ogni dottore mi rispediva a casa dicendomi che ero solo stressata. 12 anni di vita buttati e non immaginate i danari spesi.
    Detto questo, se il prof. Panfili dovesse chiedermi una cifra elevata, gliela darei con tutto il cuore perché meritata.
    Un caro in bocca al lupo a tutti coloro che stanno male.

  8. miei cari, il problema non è il Prof. Panfili, che conosco solo per acclarato successo essere un buon professionista, un medico dotato di grande intuito, Bravo.
    Il nostro sistema fiscale è malato…. i costi della fatturazione aumentano un costo al nero, tutti i professionisti per venire incontro a pazienti meno abbienti chiedono il nero, non credo che Panfili sia l’unico.
    Qui interviene la legge sulla sanità che dovrebbe porre un limite massimo ai cachet ed esonerare dall’ Iva contribuenti con redditi bassi…Questo bisogna dire alle Iene : andare direttamente al Ministero del Lavoro , proporre cambi di marcia che non consentano cose del genere,
    di questo dovrebbero occuparsi i vari sindacati che continuano ad ostacolare un governo cui abbiamo dato fiducia per risolvere problemi ………e per una volta facciamoli lavorare!

  9. Dal 1992 al Policlinico Umberto, dopo un IMA Antero settale, lentamente mi stavano uccidendo (SSN). Un mio amico e collega mi consiglia Prof. Adolfo Panfili, dopo aver salvato la moglie. Vado, e sentendomi dal solo respirare, mi fa chinare in basso e rialzare diagnosticando nell’immediato, una forma grave di cardiopatia. Ho fatto il mio percorso consigliato da Lui……… oggi, 31 marzo 2015 sono ancora qui. GRAZIE INFINITE PROFESSORE!!!!!!!!! Il costo? sicuramente nei suoi canoni e trasparenza.

  10. ma dove opera il professor Panfili in che clinica accreditata dalla asl?

  11. Il Professor Adolfo Panfili è un medico e un professionista eccellente. Mio marito, con una colonna vertebrale più malata che sana, ha la possibilità di vivere, lavorare, fare lunghissimi viaggi grazie a lui. Noi siamo persone che vivono con uno stipendio medio-basso e tante volte il Professore non ci ha chiesto la sua parcella o non facendoci pagare affatto o facendoci pagare molto meno. Noi gli saremo sempre infinitamente grati!

  12. DOPO CIRCA 5 ANNI DI VARI OSPEDALI CON ALCUNI MESI DI RIANIMAZIONE MI E’ STATA FATTA LA DIAGNOSI DI SINDROME DELLA TESTA CADENTE (DA QUANTO HO CAPITO DOVREBBE ESSERE UNA FORMA DI MIOPATIA/miastenia). Attualmente ho moltissimo migliorato la situazione generale anche se purtroppo faccio ancora fatica a camminare bene nel senso che cammino anche da solo ma con la testa cadente e naturalmente con la schiena abbastanza piegata in avanti. Ho sempre sperato di riuscire a trovare una soluzione e dopo aver visto oggi un servizio televisivo ho provato a cercare via internet informazioni e a questi fini sto scrivendo questo mio commento per capire cosa posso fare per poter essere visitato dal dr PANFILI (credo a Roma). Per informazione comunico di abitare a Fano (PU) e di avere 77 anni. Sono in grado di fornire via e-mail ogni informazione medica comprensiva di radiografie e tac.

    RISPOSTA

    Ci spiace per i suoi problemi di salute e le facciamo i più sinceri auguri affinché riesca a risolverli o comunque a migliorare la situazione. Per quanto riguarda Panfili, possiamo soltanto comunicarle l’indirizzo del suo sito web, dove troverà le indicazioni necessarie per contattare il medico: cliccare qui.
    Per scrupolo, riteniamo doveroso ribadire quanto già scritto: i commenti precedenti lasciati dai lettori sono anonimi e non verificati; di conseguenza, il loro valore informativo va attentamente ponderato, siano essi critici, siano essi elogiativi.
    L’unica cosa certa è l’articolo della giornalista Januaria Piromallo che riporta un fatto di cronaca, cioè una condotta non lineare nei confronti di una paziente, e che non fornisce giudizi sulle capacità professionali del medico.

  13. Da questo momento vengono chiusi i commenti al soprastante post che si limita a rilanciare una notizia pubblicata su “Il fatto quotidiano” dalla giornalista Januaria Piromallo, riguardo alla condotta tenuta da Adolfo Panfili nei confronti di una paziente svizzera, amica della stessa giornalista.
    La Piromallo non ha espresso giudizi sulle capacità professionali del medico e questo non è un blog specialistico del settore sanitario. Purtroppo, alcuni lettori hanno esulato dal semplice episodio di cronaca ed hanno lasciato commenti pertinenti ad un sito che si occupa di salute. E’ stato un loro diritto farlo e siamo grati dell’attenzione prestata, ma è anche bene ricordare i confini di questo spazio genericamente informativo.
    Poiché non è nostra intenzione fare indirettamente pubblicità negativa o elogiativa al dottore (che può far valere meriti e ragioni nelle sedi appropriate), riteniamo opportuno bloccare ogni ulteriore intervento degli utenti.

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