Alessandra Moretti: 9+

28 Ott 2012 | Di | Categoria: Le pagelline

Alessandra Moretti, volto nuovo del Pd e vice-sindaco di Vicenza

Alessandra Moretti ha classe, è bella, educata, aggraziata, elegante. A prima vista, non mostra difetti e probabilmente verrebbe eletta moglie ideale dal 50% degli italiani. Se la si osserva meglio, si potrebbe ipotizzare che, qualora avesse scelto la strada del cinema o del teatro, avrebbe fatto strage di primedonne: le sarebbe bastato un sorriso appena accennato o un battito di ciglia per “impallare” ogni collega. In molti la trovano somigliante a Vittoria Puccini o a Carole Bouquet (attenzione, la voce della Moretti è di gran lunga più gradevole di quella dell’attrice francese), anche se la si potrebbe inquadrare da un punto di vista politico come una Segolène Royale meno altezzosa e velleitaria, più concreta ed empatica, meno chic ma con più stile.

Vice-sindaco di Vicenza ed avvocato specializzato in diritto di famiglia, fa parte della Direzione nazionale del Pd ed è stata chiamata da Pierluigi Bersani quale portavoce nella campagna per le primarie.

Con queste doti, la circostanza di essere stata capace di conquistare anche un elettorato femminile le appunta un’altra stella sul petto.

Intelligente, parla con tono pacato e proprietà di linguaggio, sa intervenire nei dibattiti televisivi e riesce nella straordinaria impresa di terminare i propri discorsi, limitando le interruzioni degli avversari politici o sovrapponendosi ad esse con guanto di velluto.
Sebbene meno grintosa della collega Barbara Serracchiani (anch’ella avvocato ed altra miss del Pd), riesce a bucare altrettanto bene lo schermo tv; in più, si guadagna un pizzico di fiducia ulteriore per la sua aria da donna ponderata e rassicurante.

Quando un uomo la sente parlare, deve fare un piccolo sforzo per concentrarsi e può accadere che le accordi fiducia anche senza assimilarne i concetti. Ovviamente, se lei se ne accorgesse, le guance le diventerebbero rosse, non per la vergogna ma per l’irritazione.

Poiché si definisce irascibile e mal sopporta il maschilismo, soprattutto quando è addobbato di galanteria, se mai leggesse queste righe starebbe già con le dita pronte sulla tastiera per sottolineare con asprezza che iniziare a descrivere un personaggio politico partendo dalle sue doti fisiche significa sminuirlo, soprattutto in questo periodo di campagna elettorale interna, con un Matteo Renzi killer travestito da chierichetto furbo ma simpatico.

Ad ogni modo, da donna intelligente, sa bene che i suoi occhi verdi sono un’arma efficace, che la pulizia del suo volto vale più di 100 corsivi di Travaglio, che nell’era della comunicazione nulla può essere trascurato, dal lessico puntuale, al trucco leggero ma non affrettato.

Dimostrando oltre 10 anni meno dei suoi prossimi 40 (il 24 giugno prossimo), si muove con agilità su Twitter e Facebook e, come riconoscerà anche qualunque esponente di Destra con la giusta dose di testosterone e di cervello, fa apparire la Garnero Santanchè come la segretaria della sua segretaria o come una titolare di boutique con diploma scarsamente griffato (la Moretti si è laureata con 110, mancando d’un soffio la lode). Inoltre, con un padre ex sindacalista della Cgil ed una madre insegnante in pensione, c’è da supporre che il suo cammino non sia stato facile, in una terra di padroni e padroncini danarosi. Si è formata bene e, dietro allo sguardo virginale, si può intravvedere una sciabola ben salda in pugno, lesta ad infilzare il nemico di turno (se necessario).

Un'altra foto di Alessandra Moretti, portavoce di Bersani alle primarie del PdAltri particolari da non sottovalutare sono il suo ruolo di madre e qualche borsa sotto agli occhi che compare di tanto in tanto. Così, la si può immaginare a suo agio tanto su una passerella o un palco, quanto tra i banconi di un supermercato con i figli che strepitano. Ha doti da Zelig munito di robusto “pedigree”: ovunque si trovi, non è mai fuori posto.

Per farla breve, il vice-sindaco di Vicenza, una delle città più ricche e laboriose del Paese, è oro zecchino nelle mani di Bersani che ne ha notato i meriti e l’ha sottratta alla concorrenza senza perdere tempo.
I maligni potrebbero ipotizzare che, la sua, sia una figura costruita ad arte per conquistare le folle, soprattutto quelle dei giovani non giovanissimi, oramai stanchi di essere presi in giro da politicanti e maneggioni a secco di congiuntivi azzeccati.

Però, a pelle, si intuisce che è troppo armonica per rappresentare il frutto di una strategia di marketing politico. E’ troppo naturale per fingere. Infatti, a voler scavare senza farsi incantare (impresa non facile), qualche pecca emerge.
Ad esempio, si potrebbe iniziare dalla cadenza che tradisce l’origine veneta; l’ipotesi maliziosa è che lei ne sia consapevole, ma che si tenga stretto l’accento perché la sua base è nella sua terra, una regione assai attaccata alle radici. Quindi, una eventuale assenza di inflessione potrebbe, sì, rapportarla meglio al resto del Paese, ma la esporrebbe al rischio di allontanarla dalla casa-madre.

Altro atteggiamento che forse andrebbe rivisto è la frequente citazione della sua esperienza di amministratrice locale ed il suo ribadire troppo spesso che è a contatto quotidiano con la gente comune. Lei potrebbe costituire davvero uno dei primi salti di qualità di cui l’Italia ha bisogno; di conseguenza, dovrebbe imparare qualcuna delle piccole astuzie che regalano spessore popolare ad un politico. Se la Moretti avesse avuto l’esperienza di Rosy Bindi, ora sarebbe in corsa per il Quirinale.

Tuttavia, non si può chiedere troppo ad una giovane donna che si è gettata nella mischia in tempi relativamente recenti. Occorrerà pazientare ancora un po’ per vederla fiorire appieno e riporre anche in lei la speranza del cambiamento.

Di certo, se avesse scelto il campo opposto, cioè la destra berlusconiana, uno scranno da ministro a sua scelta non glielo avrebbe negato nessuno. Di primo acchito, superficialmente, la sola in grado di fronteggiarla sarebbe stata Mara Carfagna. Ma soltanto di primo acchito: poi, la parlamentare partenopea, che Berlusconi avrebbe sposato di slancio, sarebbe sparita dall’orizzonte della prima fila.

L'immagine che Alessandra Moretti ha pubblicato nel suo profilo su TwitterA sinistra, la foto che Alessandra Moretti ha pubblicato nel suo profilo su Twitter e questo è l’indirizzo della sua pagina sullo stesso social network: https://twitter.com/ale_moretti.
Questo, il suo primo passo in battaglia… così spontaneo da non lasciare dubbi sulla sua genuinità: «Vicesindaco di Vicenza con delega all’istruzione e politiche giovanili, membro della direzione nazionale del PD. Sono avvocato e mamma di Guido e Margherita».

Come si fa a non darle il voto di 9+, dove il simbolo “più” è dovuto ad un fascino che non si vedeva da anni nei salotti televisivi?

P.s. So di essere stato un tantino mieloso e sarò ancora più sdolcinato dicendo che, pur avendo sempre avuto idee liberali, per la Moretti sarei disposto perfino a prendere la tessera del Pd.
Secondo me, anche Montanelli sarebbe stato tentato di farlo.

La ‘lite’ fra Alessandra Moretti e Renata Polverini, durante il programma “In Onda” su La7.

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23 commenti
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  1. …sei stata GRANDE….l’hai “Spolverata” bene bene. Complimenti!

  2. …mi ripeto sei stata troppo grande..continua cosi’ soprattutto davanti all’arroganza del potere da che parte esso venga: giovani e vecchi, donne ed uomini. La fascia da vice sindacopoi ti fa onore e indossarla con molta dignita’. ANCORA COMPLIMENTI. Mariano.

  3. una curiosità fine a se stessa (forse)
    Il cognome è una omonimia con l’AD delle FS anch’egli ex-sindacalista CGIL?

  4. Brava, hai tutte le qualità per diventare una statista di fama, continua così e la gente te ne sarà grata.

  5. tu seras plus populaire que la biére moretti.tu es correcte,bellissima et tu inspire confiance.ho seguito iéri sera ballarò.complimenti.tu es le contraire des SANTANC e MUSSOL.La politique italienne à besoin de femmes comme vous ALLE.bon vent!Que DIEU te garde.

  6. alessandra,sei una grande e predestinata per fare grandi cose in questo paese che ha smarrito la via della ragione

  7. Premessa: non conosco nè voglio esprimere giudizi sul politico in questione e intendo riferirmi esclusivamente all’articolo di commento.
    Lodi sperticate per un politico donna. A quale schieramento appartiene ? Ma naturalmente alla italica “sinistra”, essendo del PD. Chissà cosa ne avrebbero detto se la medesima (bella) donna avesse militato in tutt’altro partito. Una sequela di improperi e maldicenze preconcette, del tipo: “sicuramente è lì perchè l’ha data a B ………”. Invece, essendo di sinistra, è lì soltanto per meriti, ci mancherebbe … . Conclusione ? La solita, spocchiosa, elitaria, presuntuosa e financo odiosa ipocrisia di sinistra. Auguri per le prossime elezioni.

    Risposta

    Giorgio, si offende se le confesso che il suo commento mi ha regalato una risata? Che lei ci creda o no, io non sono di Sinistra (se mai queste collocazioni abbiano ancora un senso). Pensi che, se dovessi indicare un maestro di giornalismo, risponderei subito «Montanelli», noto bolscevico soltanto per Berlusconi.
    La Moretti mi piace. Punto. Posso dirlo senza problemi perché questo è un piccolo blog, perché non devo rendere conto a nessuno di ciò che scrivo – devo solo ringraziare la pazienza di persone come lei che mi leggono – perché non ho espresso giudizi sulle posizioni politiche della giovane signora.
    Mi pare che qui, di preconcetto, ci siano soltanto le sue illazioni.
    Improperi, maldicenze, falsità non fanno parte delle mie abitudini; in caso contrario, adesso starei a discutere con qualche avvocato e non a risponderle serenamente.
    Semmai fosse curioso, non avrei alcuna difficoltà a fare i nomi delle donne di Destra che mi piacciono, che appagano il mio senso estetico (anche se il mio parere conta meno di zero): Luisa Todini e Francesca Martini.
    Buona serata e grazie per il suo intervento.

  8. PER GIUSEPPE
    mi è capitato di leggere il tuo pezzo sulla moretti dopo la sua apparizione a porta a porta del 23 gennaio 2013, cercando una sua possibile parentela col “padrone” delle fs italiane l’ex sindacalista moretti. (ma come fa un sindacalista a diventare padrone della sua controparte? solo a quelli di sinistra e, soprattutto della cgil accadono questi..miracoli!). è un pezzo troppo mieloso zuccheroso e troppo in posizione supina.
    non è un pezzo giornalistico; è una dichiarazione onanistica di amore senza speranze, arrichhita(!?!) da inutili sgarberie e volgarità per donne del cd. a giusè, non si fà; se proprio devi procedere a masturbazioni mentali giovanili, lascia perdere la polica. o forse no: è giusto che ti interessi di livelli alla “tua” altezza.
    ma la moretti è parente o no del padrone fs?

    Risposta

    Giulio,
    capisco che, volendo dispensare consigli sui livelli più appropriati di interessi, tu abbia deciso di volare alto usando un linguaggio forbito. Però, se avessi dato una ripassatina a grammatica e punteggiatura, invece di sorvolare a razzo il vocabolario, avresti risparmiato una doppia sudata: a te nella scrittura del commento ed a me nell’interpretare che cosa tu voglia dire.
    Quindi, ti rispondo per quel che mi riesce, consapevole di poter sbagliare.
    Da quel che mi risulta, fra Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie, ed Alessandra Moretti, esponente del Pd, non c’è alcuna parentela, fortunatamente per la giovane donna.
    Non so come “il” Moretti abbia fatto carriera. So solo di avergli mandato qualche accidente l’estate scorsa in occasione di due viaggi in treno. Non mi è simpatico e non mi pare abbia fatto miracoli per i nostri trasporti.
    Hai ragione nel non considerare il mio scritto un pezzo giornalistico; infatti, è un post, cioè un testo personale senza intenti informativi. Niente di più. Hai ragione anche sulle sgarberie verso le rappresentanti del Pdl. Ma, pur sforzandomi, mi riesce impossibile ritenere una signora la Santanché che in più di una intervista televisiva ha dichiarato «Io non la do», «Io non gliela do (riferendosi a Berlusconi, n.d.r.)», «Sono dei senza palle», «Fini ha le palle mosce» e via filosofeggiando. La Carfagna ha più aplomb; tuttavia, Youtube è impietoso anche con lei. Le volgarità non le trovo; tu sì? mi citi le frasi?
    La definizione “dichiarazione onanistica di amore senza speranze” è suggestiva, mi piace; mi piacerebbe ancor di più se ne capissi il significato e non ne intravvedessi la contraddizione lessicale. Mi sa che con Onan hai più confidenza tu che io (per ragioni di età, ovviamente; la giovinezza l’ho salutata da parecchio).
    Meglio che io lasci perdere la politica? E perché? Non ho mai avuto tessere di partito e spesso mi divertono le sparate dei vari leader. Dici che non ne capisco nulla? Può darsi. Ma, nella moltitudine, mi confondo facilmente.
    Un augurio di buona giornata.

  9. Giuseppe, buonasera. La sua riposta mi fa sorridere, è quasi commovente. Andiamo, suvvia, non rinneghi le sue simpatie politiche che traspaiono chiaramente dai suoi articoli. Non se ne deve vergognare. Le piace Montanelli ? Non faccio fatica a crederLe: è il paradosso di un giornalista dichiaratamente “anticomunista” – fu gambizzato dalle BR se non erro – il quale negli ultimi anni della sua vita raccolse il plauso di certa “sinistra” per i suoi contrasti con Berlusconi. Quanto agli improperi etc … credo che non si possa onestamente negare che appartengano allo stile di certa stampa di “sinistra”. O no ? Ha mai letto Rep ? Se poi Lei è un estimatore di belle donne, impegnate in politica o no, beh su questo mi trova pienamente d’accordo. E per finire, anche se non c’entra belle donne e dintorni, che mi dice del crac Montepaschi e dei 4 miliardi di euro, equivalenti alla prima rata IMU, usati per non farlo fallire ? Buonanotte e sogni d’oro.

    Risposta

    Giorgio, vuole mettermi in crisi. Io per poco non La faccio piangere, seppure di commozione, mentre Lei continua ad elargirmi buon umore: con quale logica esotica Lei mi invita a non rinnegare le mie idee politiche ed a non vergognarmene, quando ho creato un blog, l’ho riempito con qualche centinaio di post, ho indicato quasi sempre nomi e cognomi, sbugiardato Berlusconi e Lega ogni volta che ho trovato il tempo di farlo, impaginato una rubrichetta intitolata (presuntuosamente) “Pagelline”? Se non fossi timido come Lei asserisce, mi toccherebbe girare l’Italia con un megafono, alla Totò, urlando “Vota Antonio, vota Antonio”.
    Passiamo a cose serie. Montanelli non fu protagonista di alcun paradosso; semmai fu la Sinistra, quella comunista, ad essere paradossale o, meglio, a fare una giravolta a 360 gradi nei suoi confronti: quando il giornalista fu gambizzato dalle Brigate Rosse, nei salotti “bene” di Milano ci furono dei brindisi, come scrisse lo stesso Montanelli. Vent’anni dopo, nei medesimi salotti, risuonarono applausi perché si capì che Montanelli era stato lungimirante nell’inquadrare il Berlusconi politico. Alle persone di carattere non servono contorsionismi, bastano le proprie idee; casacche ed uniformi, invece, stanno a pennello solo indosso ai servi ed a chi vive di slogan prestati.
    Rep – immagino “Repubblica” – la leggo ogni giorno e non vi trovo improperi. Di sicuro, non vi ho mai letto di uomini attenzionati dalla Polizia perché omosessuali, né titoli come “Condannati perché non sono stati dei maghi” (Il Giornale), o come “Aida Yespica si guarda la patonza…”, o incipit come “Sopra la banca il Pd campava, sotto la banca il Pd crepa” (Libero). Roba da far venire voglia di strappare il sudato tesserino color amaranto.
    Sul crac della banca Monte dei Paschi di Siena (abbreviato, Montepaschi), non posso dirLe nulla, perché prima devo consultarmi con Bersani, Vendola, Ingroia e – se ce la faccio – con Grillo. Facezie a parte, ne penso tutto il male possibile. Data l’entità del presunto buco, qualora vi fossero coinvolti dirigenti del Pd (a qualunque livello), il partito dovrebbe sospenderli subito, all’arrivo dell’avviso di garanzia. Monti ha fatto quel che doveva perché, in caso di bancarotta, i primi a rimetterci sarebbero stati i piccoli azionisti, i clienti, il Fondo interbancario. Naturalmente, il prestito di svariati miliardi di euro dovrà essere restituito con gli interessi, così come è avvenuto in America. La tesi che l’Imu sia stata introdotta per salvare Montepaschi si regge soltanto in qualche piccola testa (a mio avviso, ovviamente).
    Mussari ha fatto bene a dimettersi dall’Abi; era suo dovere farlo. Anzi, se mai venissero provate colpe a suo carico, non avrebbe dovuto nemmeno accettare la presidenza dell’Associazione bancaria (era presidente di Montepaschi).
    Per farla breve, spero che i colpevoli – di qualunque colore – paghino caro gli errori commessi. Purtroppo, così non sarà, perché un signore tanto furbo ha fatto depenalizzare il falso in bilancio (in parole povere, niente più carcere) senza alcun plausibile vantaggio per la collettività. Qualora non avesse capito a chi mi riferisco, Le dico che si tratta dello stesso mago che ha indotto oltre 300 parlamentari a recitare la buffonata di votare su una fantomatica nipote di Mubarak, che si dichiara di Destra ma ha inciuciato per anni con i socialisti a cui deve frequenze e sopravvivenza economica, che è intimo amico dell’ex capo del Kgb sovietico (sovietico, non russo), che con un colpo di mano è riuscito ad appropriarsi del brand, dell’etichetta, della Destra (analogamente a quanto fatto dalla Lega che pretende di rappresentare – da sola – il Nord).
    Se non ha capito a chi mi riferisco, non glielo posso dire: sono troppo timoroso per esprimere i miei convincimenti politici.
    Un augurio di buona giornata.

  10. Ma, gente, su.
    Ora non è che se una è carina ed elegante, sa fare politica.
    Magari è anche una brava amministratrice, ma è stato un grande sbaglio metterla come volto della campagna elettorale. Non ha convinto nessuno, ha fatto solo danni

  11. caro Giuseppe, il suo articolo sulla Moretti è semplicemente perfetto: intelligente, garbato,al tempo stesso ammiccante nel senso buono del termine: quel tanto che basta a uomini (onesti) di confessare che lo charme ,e in particolare un certo charme,come quello della Moretti, non li lascia senza reazioni. Non conosco ancora abbastanza il politico-Moretti,e mi riservo quindi di darne un giudizio più avanti. Direi che sono d’accordo praticamente su tutto quello che Lei ha espresso,Giuseppe: medesimamente sulle analisi politiche. Se posso dire un qualcosa di più sull’Alessandra, l’inflessione veneta (anche se non ho nulla contro i Veneti),è forte ed è la cosa che mi colpisce meno favorevolmente. Lasci perdere inutili risposte per inutili persone che stanno lì pronte a giudicare (pedestremente) maschilisti od onanisti coloro che esprimono con semplicità,coerenza, (e perfetto stile come nel suo caso) ,il pensiero degli uomini stessi. Non vorrei averla messa troppo sul maschilista, confesso (io) più apertamente, che la Alessandra mi turba quasi seriamente, ed infine dico al buon Giulio che anch’io sono stato sino alle ultime elezioni un elettore di centro-Destra e che solo negli ultimi anni mi sono schifato mortalmente non tanto di Berlusconi , ma della FECCIA ASSOLUTA di cui si circonda…vera cloaca di arrivisti, di miliardari truffaldini,ex portantini d’ospedale che ora vanno in Parlamento con due Ferrari, Leghisti tesorieri che si sono comprati persino il diploma di ragioniere e poi sono stati nominati nel CDA di Finmeccanica !….Mentre le povere pensionate ,persone che furono anche di famiglia buona ma onesta, aspettano che chiuda il mercato ortofrutticolo per rovistare nell’immondizia!…Questo è il vero dramma dell’Italia, e soltanto per aver dato attenzione e potere a quei personaggi…Berlusconi andrebbe arrestato e mandato al confino. Ha tutta la mia stima. Salvo.

    Risposta

    Caro Salvo, mille grazie per il suo gentile commento. Abbiamo gli stessi gusti in fatto di bellezza.

  12. Carissima Alessandra Moretti perche con le sue idee e grinta non si metti con il M5S, lo stile e quello, e spero che non venga presa come una offesa, ci pensi !!!!!

  13. La Moretti mente sapendo di mentire, Sa benissimo che la responsabilità è di tutti i partiti TRANNE I RADICALI. Quando glielo fanno notare va in confusione e sbaglia la presidenza della regione con la presidenza del consiglio regionale. Ovviamente le responsabilità dei suoi colleghi del P(rendi)D(enaro) era solo quella di non aver vigilato. Mai sentita tanta ipocrisia.

    Risposta

    Non entro nel merito della questione perché non faccio il portavoce della Moretti, anche se ritengo che nel Lazio il Pd abbia la sua buona dose di colpe.
    Per quanto riguarda l’ipocrisia, credo che lei si sia distratto negli ultimi 20 anni: di bugie, farse, giustificazioni da mentecatto, ne abbiamo viste e sentite a non finire, compresi questi ultimi giorni.

  14. MPS…”qualora vi fossero coinvolti dirigenti del Pd (a qualunque livello), il partito dovrebbe sospenderli subito….” ma sta scherzando? Mi sono perso qualcosa?……QUALORA?
    “….Mussari ha fatto bene a dimettersi dall’Abi; era suo dovere farlo…..” e chi invece l’ha sponsorizzato per anni in seno al PD in cambio dei suoi lauti versamenti da 150 mila euro non dovrebbe dimettersi?
    Temo che il solo a suscitare ilarità qui è proprio lei. Saluti

  15. MPS…”qualora vi fossero coinvolti dirigenti del Pd (a qualunque livello), il partito dovrebbe sospenderli subito….” ma sta scherzando? Mi sono perso qualcosa?……QUALORA?
    “….Mussari ha fatto bene a dimettersi dall’Abi; era suo dovere farlo…..” e chi invece l’ha sponsorizzato per anni in seno al PD in cambio dei suoi lauti versamenti da 150 mila euro non dovrebbe dimettersi?
    Temo che il solo a suscitare ilarità qui sia proprio lei. Saluti

    Risposta

    Le consiglio una bella tazza di camomilla; altrimenti, la risata le esce isterica.
    Magari, le riuscirà anche di capire quello che legge.
    Lasci che la magistratura faccia le sue indagini e condanni i colpevoli, dal primo all’ultimo.
    Se il Pd non saprà fare pulizia, ne pagherà lo scotto alle urne. Com’è giusto che sia.

  16. A me sembra che di camomilla ne abbia bisogno lei. E’ sobbalzato sulla sedia offendendo l’interlocutore accusandolo di non capire ciò che legge. Si calmi, si calmi, altrimenti non impareà mai a restare lucido nei suoi giudizi. A proposito, ma di quale magistratura sta parlando? Di quella del 17 giugno 1983 che mise le manette ad Enzo Tortora oppure di quella degli Ingroia e dei Di Pietro che utilizzano la loro posizione solo come trampolino di lancio per la carriera politica o ancora di quella della Boccassini che si è riscoperta specialista in oculistica mettendo in dubbio ciò che medici professionisti avevano già certificato?
    Basta leggere uno stralcio delle motivazioni del Parlamento Europeo riguardo all’arresto del parlamentare Tortora…….« Il fatto che un organo della magistratura voglia incriminare un deputato del Parlamento per aver protestato contro un’offesa commessa nei confronti suoi, dei suoi elettori e, in ultima analisi, del Parlamento del quale fa parte, non fa pensare soltanto al «fumus persecutionis»: in questo caso vi è più che un sospetto, vi è la certezza che, all’origine dell’azione penale, si collochi l’intenzione di nuocere all’uomo e all’uomo politico. » Temo che il più distratto durante gli ultimi 20 anni tra me e lei sia sicuramente lei. Saluti

    Risposta

    Constato che non ha bevuto la camomilla e che l’ilarità le è passata, anche se è stato lei il primo a parlarne a proposito delle mie risposte. Visto che si risente per la mia replica sulla lunghezza d’onda impostata da lei, non penso possa salire in cattedra per dare lezioni di lucidità.
    Considerato il tono sentenzioso del suo intervento, non mi stupisco del fatto che mi abbia visto sobbalzare sulla sedia. Chissà che altro avrà notato con il suo binocolo da veggente.
    Lei cita il caso Tortora di 30 anni fa per giudicare l’intera magistratura, da allora ad oggi. Non solo: taglia giudizi netti anche su Boccassini, Di Pietro, Ingroia. Strano che abbia dimenticato Grasso, Caselli, ecc..
    Pensi e scriva quel che vuole; siamo in democrazia. I cattivi maestri ci sono sempre stati; sta ai discenti scegliersi i docenti. A me l’esperienza ha insegnato che interloquire con chi parte per le crociate lancia in resta è soltanto una perdita di tempo (che non ho).
    Saluti a lei.

  17. Non si preoccupi della mia memoria, non ho dimenticato nessuno. Non ho aggiunto altri nomi perchè la lista sarebbe stata tanto lunga che perfino lei ha dovuto risolvere aggiungendo un “ecc.”
    La tranquillizzo anche sul mio umore che resta di buon livello ed anzi ben si alimenta leggendo le sue repliche piccate e saputelle. Anche a me l’esperienza ha insegnato tanto da capire che anche lei deve far parte di quella cerchia di persone che mai sono toccate dal dubbio e che amano ergersi sullo scranno, ammonendo, a mo’ di professorino, coloro che non ritiene stiano dalla sua parte. Su una cosa però concordiamo entrambi. La perdita di tempo è evidentemente ritenuta reciproca. Saluti

    Risposta

    Dunque, perché continua ad intervenire?

  18. Infatti la mia voleva essere una conclusione ma vedo che vuole avere lei l’ultima parola ed io, visto che sono solo un ospite, mi inchino a questa sua necessità. Saluti

  19. Cara Alessandra,

    Ti seguo da tanto tempo. Mi rivolgo a te perché ti ritengo una persona intelligente e grintosa. Voto Pd da tanto tempo e vorrei cambiare l’Italia con una guida del Pd, senza larghe intese che in verità sono larghe ricatti del Pdl.

    Io como elettrice vorrei poter scegliere il mio candidato a segretario e premier in libertà, senza che mi cambieno le regole adesso .Sembra palesemente che si perde tempo perché non si sa si cade il governo e forse si vuole dare la possibilità di candidarsi come premier a Letta.

    Sbagliato. Anche se lui é abbastanza bravo adesso é premier e se cade il governo e si puo si presenta. Se non si può presentare , lo farà la prossima volta. Pero sarebbe opportuno che il segretario rimanga candidato premier, che le elezione per segretario siano aperte e che siano il 24 Novembre 2013.

    Le elezione aperte possono sempre invitare ai non tesserati, che con il tempo possono , diventare parte fissa dell’elettorato.

    Il Pd si é differenziato sempre del Pdl perché non é un partito patronale. Adesso, però,sembra che c’é un gruppo che pensa di essere patrone y determinare legge e cambiare le cose come vuole senza rispettare chi non la pensa come loro e sopratutto senza rispettare noi, gli elettori.

    Anche se ci sono stati i 101 traditori e le larghe intese siamo noi che non abbiamo mai tolto il voto. pero vorremmo fare sentire la nostra voce chiedendo che non vogliamo cambiare le regole adesso e vogliamo che chi é segretario sia candidato premier, come é sempre stato.

    E sopratutto che le elezione siano aperte in modo di coinvolgere nuove persone e farli diventare con il tempo parte del nostro elettorato

    I politici del Pd dicono che il loro elettorato é critico. E vero. Per questo adesso stiamo osservando come si comporta il partito. Sopportiamo le larghe intese con un Pdl che ricatta sempre e si fa vedere più forte e urla più di noi. Ma siamo noi elettori che vogliamo scegliere come le persone che pensiamo ci portino alla vittoria. Abbiamo bisogno di vincere. E per questo credo sia necessario che il segretario sia il candidato premier anche., indipendentemente di quando cade il governo. Lo possiamo scegliere a novembre e si il governo cade a gennaio 2014 vogliamo che quel segretario scelto da noi possa candidarsi come premier.

    Scusa , ma sento un grande malessere creato da questa situazione.. Qui non é un gioco tra correnti del pd. Qui ci vuole rispetto per gli elettori Pd .

    Ti saluto

    Margot Violeta Gomez

  20. Ho avuto l’occasione di vederti da vicino e ascoltarti tante volte…….e sai cosa penso:che sia fisicamente(appari migliore in televisione)che politicamente, sei decisamente mediocre ,ANCHE PERCHE PROVENIENTE DA UNA CULTURA” SCONFITTA DALLA CHE LA STORIA”!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  21. Segni particolari : bellissima e brava

  22. È brava e intelligente, non c’è dubbio, però è una piccola saccente presuntuosa!

  23. Sei bona e bella anche se gli occhi verdi-oliva non sono i miei preferiti.Preferisco un verde-smeraldo.Per il resto vb sei di una dolcezza vellutata.

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