Augusto Minzolini: 2-
24 Mag 2010 | Di Giuseppe | Categoria: Le pagellineIn un giornale l’importanza delle notizie viene rappresentata graficamente con il menabò (il disegno dello scheletro della pagina) e con la titolazione. In televisione, la gerarchia viene tradotta dalla scaletta, cioè dall’ordine con cui vengono lette le stesse notizie. Nel Tg1 delle ore 20 (quello di punta) diretto da Augusto Minzolini, invece, il criterio è un altro. Quale sia non è dato capirlo e nemmeno – forse – immaginarlo. Da mesi, oramai, quello che era il primo notiziario televisivo nazionale ha acquistato un tono più frivolo, talmente civettuolo da gareggiare – spesso – con il Tg Sera di TeleVattelappesca. Questo, l’ultimo esempio, trasmesso oggi 24 maggio: “Flipper, che passione!” Fra crisi internazionale, venti di guerra in Corea, Finanziaria lacrime e sangue, corruzione a go-go, il direttorissimo (come lo chiama l’estimatore Silvio Berlusconi) non trova di meglio da proporre che un servizio sui flipper. Non sarà, per caso, che Minzolini ha fatto un corso accelerato per corrispondenza con la Scuola Radioelettra di Torino con l’intenzione di imparare a dirigere il primo notiziario tv della Rai? Minzolini era noto come giornalista di carta stampata (sebbene ora sembri cinguettare in video, era soprannominato lo Squalo perché nel Transatlantico di Montecitorio non gli sfuggiva nemmeno una notizia); ha lavorato per anni alla Stampa di Torino; non risulta aver diretto altri notiziari tv prima dell’incarico in Rai. Quindi, il telespettatore può farsene una ragione: se alle 20.30 – quando vorrebbe conoscere il sunto dei principali fatti del giorno – viene edotto sulla popolarità dei flipper, la colpa non è dell’Augusto direttore, ma della Scuola Radioelettra che forse non gli ha recapitato tutte le lezioni.