Beatrice Borromeo: n.q.

18 Gen 2009 | Di | Categoria: Le pagelline

Il re della nera, il principe della giudiziaria: sono definizioni che circolano nel micro-cosmo del giornalismo provinciale. Questa volta, però, nell’araldica dell’Informazione irrompe una principessa vera, con tanto di blasone e di sito web che racconta la casata (www.borromeo.it). Si tratta della 23enne Beatrice Borromeo che, in occasione delle sue apparizioni ad AnnoZero, il programma condotto da Michele Santoro su Rai Due, fece esclamare al picconatore Francesco Cossiga: “Prego sulla tomba degli zii, i cardinali Carlo e Federico Borromeo, perché salvino dalla stupidità la nipote. Non parli e faccia la bella statuina.”
Per lei, nessun voto, in attesa di opportuni esami di… preparazione con propedeutiche e severe lezioni private.
La ragazza, ex modella ed attuale fidanzata del principe (dei rotocalchi) Pierre Casiraghi, ringalluzzita dall’approdo alla tv nazionale con la benedizione del papa salernitano (Santoro), è evidentemente rimasta incurante degli auspici del presidente emerito e si è lanciata in una ferma difesa del suo mentore, accusato di faziosità pro-palestinesi. Come si legge a pagina 10 del Corriere della Sera del 18 gennaio 2009, la principessina ha sentenziato: “Michele ha soltanto fotografato quel che sta accadendo a Gaza. Di quei 300 bambini palestinesi uccisi in pochi giorni da una rappresaglia sproporzionata e indifendibile di Israele; prima di lui non ne aveva parlato nessuno (a Montecarlo o nelle corti lombarde non arrivano i notiziari italiani? n.d.r.). Credevo che il mondo si sarebbe sollevato davanti a una tragedia così.” Fin qui, a parte la disattenzione verso i colleghi di carta stampata e di tv, poco male: sulla boccuccia di una principessina stanno bene l’indignazione, la solidarietà, la sofferenza per le vittime innocenti, anche perché qualche settimanale non mancherà di esaltare tali e tanti buoni sentimenti con fluviali interviste e foto da studio.
Poi, arriva il giudizio politico, inappellabile: “Fini non ha competenza sulla tv, non spettava a lui parlare.” Oddio, è vero che questi politici arrivano pure a farsi leggi per cancellare i reati commessi, ma togliere loro il diritto alla parola pare eccessivo anche a chi li metterebbe alla gogna in piazza.
Ma la Borromeo non ferma le sue raffiche di cipria: Fini “interviene su Santoro perché sa che è fuori controllo, l’unico che non prende ordini né da destra né da sinistra, nemmeno dal Pd.” E bravo all’unico giornalista libero italiano che, in pratica, fa quel che vuole sulla tv pubblica, sovvenzionata dai cittadini e tutelata dallo Stato. Superfluo sottolineare che un conto è controllare ed un altro è dirigere. Ma forse questa è distinzione troppo sottile per alcuni.
In merito alle critiche espresse da Lucia Annunziata durante la puntata del 15 gennaio di AnnoZero ed alla sua uscita indignata dallo studio in cui imperava Santoro, la nobil fanciulla insegna: “Non puoi andare ospite da uno che ha alle spalle 30 anni di successi e pretendere di dirgli come fare il programma, fargli la lezioncina; non hai le credenziali.” Accidenti che affondo! Forse ispirata dall’avo cardinale (Federico), Beatrice pone una pietra tombale sulle capacità giornalistiche della Annunziata che, presuntuosetta com’è, la ripagherebbe con un calcione. Sebbene vada riconosciuto che anni ed anni trascorsi facendo tardi in redazione, rischiando a volte la vita nei luoghi di battaglia, scrivendo e correggendo migliaia di “pezzi” forse valgono una ‘nticchia di più rispetto ad una trentina di domande (forse meno) fatte con la frangetta laccata e la voce monocorde nell’arena di AnnoZero.
Infine, uno sguardo sul mondo e su Israele in particolare, riferendosi alle proteste del suo ambasciatore: “Certo che sarà teso: la guerra di Israele non ha giustificazioni. Non gli è piaciuto vederlo così ben spiegato in tv.” Sottolineando con tutti i colori dell’arcobaleno che quanto si rimprovera a Santoro è proprio l’assenza di una spiegazione dei fatti – essendosi limitato a fare lo spot per una delle parti in conflitto – che l’azione di Israele non abbia giustificazioni ha il sapore di un dogma “sparato” da due delle tre scimmiette, cioè quelle che non vedono e non sentono (la terza, purtroppo, parla, eccome se parla).
Va beh… sic transeat gloria mundi. Dall’avo Federico alla stellina blasonata del firmamento giornalistico, il salto è così grande che sembra un lancio senza paracadute. Nel vuoto.
Chissà perché, torna in mente la storiella di Pulcinella che, salendo e scendendo le scale del tribunale, si sentì avvocato…

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2 commenti
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  1. Non ho parole-La signorina deve spiegare come e’ arrivata ad Anno Zero,la sapienza …………..
    L’arroganza ………..da chi l’ha presa

  2. SANTORO E TRAVAGIO E L’ORA CHE SI TOLGONO DALLA TV PERCHè NON NE POSSIMO PIù DELLE FAZIOSITà COMUNISTE CHE GLI IDEALI SONO TUTTI FALLITI NEL MONDO PERCHè IL SISTEMA FUNZIONI UNO MANGIA E L’ALTRO GUARDA , E POI L’ORO FANNO I MORALISTI E PRENDONO 1 MIARDO DELLE VECCHIE LIRE A TRASMISSIONE ALLA FACCIA DEI COMPAGNI.

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