Cedolare secca, calcolo online delle rate di acconto
7 Giu 2012 | Di Redazione | Categoria: Pagine utili Dossier.NetNon è soltanto l’Imu a disturbare il sonno dei proprietari di immobili in Italia. Infatti, è imminente anche la scadenza della prima rata di acconto della cedolare secca, l’imposta sostitutiva sugli affitti introdotta nel 2011, grazie alla quale è possibile scegliere fra la tassazione Irpef ed una percentuale fissa da pagare sulla locazione degli immobili.
La prima rata dell’acconto sulla cedolare secca scade il 16 giugno; poiché tale data cade di sabato, il termine è prorogato al primo giorno feriale successivo; cioè, lunedì 18 giugno.
La cedolare secca prevede due aliquote (una del 19% sulle locazioni a canone concordato ed una del 21% dugli affitti a cacone libero) ed assorbe l’Irpef e le relative addizionali, l’imposta di registro, l’imposta di bollo.
Per il 2012, la legge ha fissato nella misura del 95% l’importo da pagare quale acconto. Successivamente, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 novembre 2011 ha abbassato la soglia al 92%.
Se l’ammontare dovuto per l’intera imposta è superiore a 257,52 euro, il versamento dell’acconto è diviso in due rate: la prima a giugno e la seconda entro il 30 novembre 2012. Secondo la normativa in vigore, la prima rata è costituita dal 40% dell’acconto e la seconda dal restante 60%; il saldo deve essere versato entro la scadenza fissata per la dichiarazione Irpef (cioè il 2013 per l’anno di imposta 2012).
Per praticità, onde evitare confusione fra totale dell’acconto e totale dell’imposta, nonché fra la misura del 95% stabilita in via generale dal 2012 e la misura del 92% concessa dal citato decreto della presidenza del consiglio, l’Annuario del contribuente per il 2012 indica una formula più semplice: la prima rata deve ammontare al 38% dell’imposta totale, mentre la seconda deve essere del 54%.
Poiché norme poco chiare e riferimenti diversi potrebbero generare confusione nei contribuenti, Dossier.Net ha messo in linea una calcolatrice per determinare in modo automatico l’importo in valore assoluto delle due rate dell’acconto sulla cedolare secca.
Per ottenere il risultato, è sufficiente digitare il canone d’affitto percepito nell’anno precedente e specificare se si tratta di una locazione a canone concordato oppure a canone libero. Se la somma dovuta all’erario supera la soglia di 257,52 euro, vengono mostrati l’entità delle due rate, la loro scadenza ed i codici tributo da utilizzare per il pagamento tramite Modello F24.
Se la somma dovuta è inferiore a 257,52 euro, il contribuente potrà versare l’acconto in un’unica soluzione entro il 30 novembre; anche in questo caso, la calcolatrice mostra il codice tributo.
Qualora l’acconto non superasse i 51,65 euro, il versamento dell’imposta potrà essere effettuato in un’unica soluzione con il saldo Irpef.
Sempre per quanto riguarda la cedeolare secca e la normativa che si è affastellata su questa imposta sostitutiva, si segnala la circolare n. 20/E pubblicata il 4 giugno 2012 dall’Agenzia delle Entrate.
La circolare è nella forma delle domande e delle risposte, in modo da chiarire meglio i dubbi dei contribuenti.
Fra i principali chiarimenti forniti dalla circolare n. 20/E del 4 giugno 2012, figura quello relativo alla revoca del regime della cedolare secca: i contribuenti che volessero rinunciare all’opzione dell’imposta sostitutiva sugli affitti potranno farlo con una semplice dichiarazione in carta libera, sottoscritta e contenente i dati necessari all’identificazione del contratto e delle parti.
Altro punto importante toccato dal documento è quello relativo al versamento dell’acconto nel caso in cui, per un appartamento affittato ed assoggettato all’Irpef nel 2011, il proprietario decida di optare per la cedolare secca a partire dal 2012. In tal caso, l’acconto 2012 non è dovuto.
Infine, per i contratti già in vigore alla data del 7 aprile 2011, per i quali il locatore può scegliere di ricorrere alla cedolare secca direttamente in dichiarazione, c’è tempo fino al primo ottobre 2012 per inviare la raccomandata con cui si comunica all’inquilino la rinuncia all’aggiornamento del canone di locazione. La comunicazione può essere fatta a prescindere dal versamento dell’acconto.
Sono un po’ di confusa, continuo a leggere ma a non trovare risposte certe. Avendo stipulato il contratto di affitto il 1° maggio 2012, a giugno dovevo già pagare l’acconto della cedolare secca? Avendo sostituito l’Irpef (per cui un’imposta) è logico pensare che l’aliquota della cedolare secca sia relativa ai redditi dell’anno precedente ma si parla di acconto. Questo acconto è da pagarsi nell’anno in corso (2012)? Il saldo quindi il prossimo anno insieme all’acconto 2013?Grazie
io dal 01/0812 vorrei registrare il contratto d’affitto di 400 al mese per 4 anni con la cedolare secca, per errore ho versato 96,00 con il modello f24, per poi scoprire che esisteva la cedolare secca.
ora dovrei versare i soldi della cedolare secca 74,00 come devo fare per avere indietro i 96,00?