Dichiarazione precompilata, 730 e Unico online
12 Apr 2016 | Di Giuseppe | Categoria: In primo piano, In primo piano: newsDa venerdì 15 aprile sarà possibile consultare online i modelli 730 e Unico predisposti dal Fisco per il pagamento dell’Irpef, contenenti la dichiarazione dei redditi precompilata, stilata con quasi tutti i dati che negli scorsi anni venivano raccolti e calcolati dai contribuenti in modo autonomo. I lavoratori dipendenti e i pensionati interessati possono accettare il modello 730 proposto dall’Agenzia delle Entrate, oppure possono modificarlo e integrarlo prima dell’invio. La stessa possibilità viene concessa ai cittadini interessati al modello Unico precompilato. Va comunque precisato che i contribuenti non sono obbligati a utilizzare la dichiarazione dei redditi precompilata e possono presentarla con le modalità ordinarie.
Il sito tramite il quale si accede alle dichiarazioni precompilate è già in linea: cliccare qui.
Con il Provvedimento dell’11 aprile 2016, intitolato “Accesso alla dichiarazione 730 precompilata da parte del contribuente e degli altri soggetti autorizzati”, l’Agenzia delle Entrate spiega chi sono i soggetti destinatari della dichiarazione 730 precompilata, quali sono le modalità di accesso alle stesse dichiarazioni e come è possibile presentare direttamente la propria dichiarazione dei redditi. Per leggere il Provvedimento, cliccare qui.
Le novità del 2016
Rispetto al 2015, cresce il numero di cittadini che potranno beneficiare della semplificazione. In totale, i soggetti interessati saranno circa 30 milioni: 20 milioni di pensionati, lavoratori dipendenti e assimilati; 10 milioni di contribuenti che compilano il modello Unico Pf (cioè per le persone fisiche).
Il 730 precompilato potrà essere presentato online anche in forma congiunta dai coniugi, senza la necessità di richiedere l’assistenza di un intermediario. A questo scopo, il soggetto che intende presentare la dichiarazione in qualità di “coniuge dichiarante” dovrà indicare nell’area autenticata il codice fiscale del coniuge che presenterà il modello 730 congiunto in qualità di “dichiarante”. Quindi, a differenza dello scorso anno, non occorrerà più rivolgersi al proprio sostituto d’imposta oppure a un Caf o a un intermediario abilitato.
Aumentano pure i dati inseriti nel modello preparato dal Fisco, come le spese sanitarie e quelle universitarie. Inoltre, rispondendo a poche semplici domande, si potrà scegliere il modello più adatto al proprio profilo di contribuente. Il 730 conterrà i dati comunicati da soggetti terzi: gli interessi passivi e i relativi oneri accessori per i mutui in corso; i premi di assicurazione sulla vita, a causa di morte e contro gli infortuni; i contributi previdenziali e assistenziali; i contributi versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare; le spese sanitarie e universitarie e i relativi rimborsi; i contributi versati alle forme di previdenza complementare; le spese funebri; le spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e a quelli finalizzati al risparmio energetico. In sostanza, vengono inclusi gli oneri detraibili e/o deducibili maggiormente indicati dai contribuenti nelle dichiarazioni dei redditi degli anni passati.
Spese sanitarie
Ovviamente, l’attenzione maggiore è stata riservata alle spese sanitarie. Nelle dichiarazioni precompilate sono riportati i costi dei ticket per l’acquisto di farmaci e prestazioni fornite dal Servizio sanitario nazione, i costi per i farmaci richiesti con prescrizione medica (ricetta rossa), per dispositivi medici Ce, per prestazioni e servizi erogati da farmacie. Le spese sanitarie sostenute dai contribuenti e i relativi rimborsi sono stati comunicati al Fisco da farmacie, Asl, Aso, istituti di ricovero e cura, strutture accreditate con la Sanità nazionale.
Come accedere al sito web
Per consultare, per accettare ed eventualmente modificare o integrare e per inviare il proprio modello, i contribuenti possono utilizzare le credenziali Fisconline rilasciate dall’Agenzia delle Entrate, possono accedere tramite Spid (il Sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale), possono utilizzare la Carta nazionale dei servizi, oppure le credenziali dispositive (username e password o Pin) rilasciate dall’Inps, dalla Guardia di finanza o dal sistema informativo di gestione e amministrazione del personale della Pubblica amministrazione (NoiPa), gestito dal ministero dell’Economia e delle Finanze.
Accesso delegabile a un intermediario
Chi non può o non sa inviare autonomamente la propria dichiarazione dei redditi, potrà avvalersi di un Caf, di un professionista abilitato o del sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale. Tali soggetti dovranno acquisire una delega per l’accesso al 730 precompilato (insieme alla copia del documento d’identità del diretto interessato), da riportare in un apposito registro dotato di numero progressivo. Comunque, chi decide di delegare l’accesso potrà visualizzare l’elenco degli intermediari accreditati grazie a una funzione presente nell’area autenticata, o fruibile usando il ‘cassetto fiscale’. La delega a un intermediario non è prevista per i contribuenti tenuti a presentare il Modello Unico, che non usufruiranno degli stessi vantaggi previsti dalla legge in termini di controlli.
Garanzia della privacy
Il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate è stato vagliato dal Garante che ha convalidato le misure a tutela della privacy: tutti i dati e le informazioni saranno trattati secondo rigorosi protocolli di sicurezza e gli accessi verranno monitorati per scongiurare eventuali comportamenti a rischio.
Quando inviare i Modelli 730 e Unico precompilati
L’invio al Fisco dei Modelli 730 e Unico precompilati potrà avvenire dal 2 maggio 2016. Nell’area riservata del sito di assistenza, occorre scegliere il modello di dichiarazione più adatto e il tipo di percorso: accettare, modificare e inviare il 730 precompilato o modificare, integrare e inviare Unico, direttamente tramite l’applicazione web. Come già detto, chi vuole può comunque ricorrere al sostituto di imposta (datore di lavoro o ente pensionistico), al Caf o al professionista abilitato.
Vantaggi della dichiarazione precompilata
Chi sceglie di presentare il 730 precompilato direttamente senza modifiche – o con modifiche che non incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta – ottiene una serie di vantaggi: non deve più esibire le ricevute delle spese effettuate; non è soggetto a controlli sulle spese sanitarie, universitarie e funebri, sui premi assicurativi (vita, morte, infortuni), sui contributi previdenziali e su quelli versati alle forme di previdenza complementare o a enti e casse con fine assistenziale.
Attenzione però, perché questi vantaggi valgono solo per chi presenta il 730 precompilato, senza modifiche, direttamente o tramite il proprio sostituto d’imposta. Invece, se si presenta il Modello 730 precompilato tramite un intermediario, anche senza apportare modifiche, il controllo formale sui documenti viene fatto nei confronti del Caf o del professionista che rilascia il visto di conformità sulla dichiarazione dei redditi. L’Agenzia delle Entrate si riserva la facoltà di eseguire controlli nei confronti di coloro che beneficiano di particolari agevolazioni (ad esempio, la detrazione degli interessi passivi sul mutuo prima casa), per verificare la sussistenza dei necessari requisiti soggettivi.
Che fare in caso di dubbi
Probabilmente, nel sito web dedicato alla dichiarazione precompilata, la sezione più importante è quelle delle FAQ (acronimo inglese di Frequently asked questions, cioè Domande più frequenti). Il link su cui cliccare per avere chiarimenti è ‘DOMANDE FREQUENTI‘, articolato in aree tematiche costantemente aggiornate, che si selezionano tramite un menù a tendina posto in cima alla pagina. Di particolare interesse sono le risposte fornite in tema di “Abilitazione” e “Accesso”, che indicano come abilitarsi a Fisconline, recuperare password e Pin dimenticati, scaduti o bloccati. La voce “Accettazione, modifica e invio” risolve i dubbi relativi alla modifica del Modello 730 e del Modello Unico (si considera modificato il 730 in cui variano i redditi o gli oneri, o vengono inserite informazioni riportate nel foglio informativo ma non presenti nella precompilata). Invece, nel caso del Modello Unico, non è possibile accettare il modello senza modifiche ma, prima di inviarlo, occorre verificare i dati mancanti ed eventualmente integrarli, inserendo – ad esempio – ulteriori spese detraibili o altri redditi.
Che accade in caso di errore
Chi riscontra un errore dopo avere trasmesso il Modello 730, deve annullare la dichiarazione precedente e inviare una nuova dichiarazione tramite l’applicazione web, a partire dal 16 maggio 2016. Durante le varie operazioni, è bene prestare la massima attenzione perché l’invio può essere fatto una sola volta: fino al 10 giugno per chi è senza sostituto di imposta, con esito a debito; fino al 20 giugno per tutti gli altri.