«Gaza libera da Hamas»

28 Gen 2024 | Di | Categoria: Opinioni

Sabato 27 gennaio, a Milano, un ragazzo mostra da una finestra un piccolo cartello con la scritta “Gaza libera da Hamas” mentre è in corso una manifestazione a favore della Palestina. Come si legge sulla testata online Open, “Sono partiti cori e insulti” da parte degli “oltre mille in via Padova, arrivati per il presidio non autorizzato in sostegno della Palestina nel Giorno della Memoria” (che ricorda l’Olocausto degli Ebrei). Come mostrato da un video di Local Team, il “cartello con la scritta: «Free Gaza from Hamas» (…) ha scatenato un primo coro generale al grido di «scemo» nei confronti del ragazzo. Poi, si è aggiunto un manifestante che si sente urlare nel video alcune minacce: «Sappiamo dove abiti».”

I dimostranti identificano i palestinesi con il movimento Hamas che, in effetti, è stato legittimamente eletto quale rappresentante degli abitanti della Striscia di Gaza?

E’ utile ascoltare le parole di Ghazi Hamad, membro del Consiglio politico di Hamas, il quale afferma che l’obiettivo dell’attacco del 7 ottobre non erano i civili ebrei, lasciando intendere che lo svolgimento del rave party sia stato un incidente di percorso, costato la vita a 260 ragazzi.

Altrettanto utile è ascoltare le parole di un giovane appartenente ad Hamas che sta partecipando all’attacco del 7 ottobre e che telefona ai suoi genitori utilizzando il cellulare di una delle sue vittime, per vantarsi avere ucciso 10 ebrei con le proprie mani.

Ecco un messaggio di Ismail Haniyeh, leader di Hamas, registrato dal suo ufficio nella città di Doha, capitale del Qatar situata a 1.812 chilometri di distanza da Gaza.
Come riportato da LaPresse su Youtube, Ismail Haniyeh dichiara: «Abbiamo bisogno del sangue delle donne, dei bambini e degli anziani per risvegliare dentro di noi lo spirito rivoluzionario».

Il 22 ottobre 2023, cioè 15 giorni dopo la strage compiuta in Israele, Rasha Nabil, giornalista e conduttrice di Al Arabiya (emittente degli Emirati Arabi Uniti) intervista con domande coraggiose un altro leader di Hamas, Khaled Meshal.

Questo è quanto scritto su Youtube da LaPresse/AP nella descrizione del video.

«Il vostro attacco è stato una dichiarazione di guerra e molta gente si domanda come vi aspettavate che avrebbe reagito Israele? Avete preso questa decisione da soli?» chiede subito la giornalista. Meshal spiega che Hamas è «ben consapevole delle conseguenze» dell’attacco contro Israele ma elogia le Brigate al-Qassam (l’ala militare di Hamas) per «avere colto di sorpresa il nemico» con un attacco «geniale» avvenuto «nel contesto di una legittima resistenza».

La giornalista Nabil interrompe il palestinese e precisa: «Lei parla di resistenza legittima, però quello che gli occidentali hanno visto in tv è stata la violenza di Hamas contro i civili israeliani. E ora Hamas viene paragonata all’Isis».

E poi ancora: «Come potete chiedere all’Occidente supporto alla causa palestinese, quando è evidente quello che ha fatto Hamas ai civili israeliani? Sa che Israele ha ottenuto molto supporto grazie a queste scene? Vi scuserete per quello che avete fatto ai civili israeliani?»

Il leader di Hamas spiega che l’organizzazione «concentra la sua resistenza sulle forze di occupazione e sui soldati», aggiungendo che in tutte le guerre ci sono delle vittime civili: «Non siamo responsabili per loro».

Sul conflitto in corso a Gaza, si pronuncia anche Vasco Rossi con un post sul suo profilo Facebook.

Sarebbe facile per me oggi scrivere Freeee Palestine.
Ma io non sono facile… Sono semplice… Ma non facile.
Sarebbe facile e sarebbe anche un po’ alla moda di questi tempi
ma io non sono mai stato alla moda
sono sempre andato controcorrente.
sarebbe anche facile perché mi sentirei schierato dalla parte giusta
..la parte dei più deboli. Come non esserlo oggi !
Ma io lo sono… Lo sono sempre stato…
Non ho bisogno di dimostrarlo oggi.
di fronte alla tragedia che sta succedendo a Gaza non riesco a schierarmi da una parte o dall’altra… Come fanno molti dalle loro comode poltrone.
Io se mi schiero vado a combattere,
altrimenti sto zitto
o meglio rimango ammutolito di fronte a orrori di questo genere!
Io non mi faccio condizionare dal bombardamento
televisivo e mediatico dei mezzi di comunicazione di massa
Io mi guardo intorno…
vivo nel mio mondo…
cerco di fare la cosa giusta
qui e adesso !
Non ho mai sopportato
i rivoluzionari da salotto
che invadono le piazze
e infestano il web.
io vado a combattere
sul campo le mie guerre.
E sempre
in direzione ostinata e contraria.
V.K.

PER APPROFONDIRE

Per l’emittente televisiva La7, la giornalista Silvia Brasca descrive il video di 43 minuti che i vertici israeliani hanno mostrato in una base militare a 150 giornalisti di tutto il mondo (cliccare qui per vedere il servizio della Brasca). Il filmato riservato ai giornalisti è stato secretato perché troppo violento, raccapricciante, come confermato da tutti coloro che lo hanno visto e che ne sono rimasti turbati, compresi gli invitati italiani.

Sempre su La7, era stato trasmesso un altro video durante la puntata del 12 ottobre 2023 del programma “Piazza Pulita”, che mostra il corpo della 22enne tedesca Shanie Louk, trasportato come un trofeo di caccia su un pickup dagli uomini di Hamas. Inseriamo il link, con l’avvertenza che si tratta di immagini crude, cruente, sconsigliate a utenti impressionabili.

Cliccare qui per guardare il servizio trasmesso da La7 durante la puntata del 12 ottobre di “Piazza Pulita” sul massacro compiuto da Hamas in Israele il 7 ottobre 2023.

Strage all’ospedale di Gaza colpito da un presunto (inizialmente) missile israeliano: la conferenza stampa che i medici hanno organizzato il 20 ottobre scorso.

Come scritto nella descrizione su Youtube alcuni soccorritori tenevano in braccio dei bambini morti. “Abbiamo sentito il sibilo di un missile seguito da un’enorme esplosione”, racconta Gassan Abu Sitta, volontario di Medici Senza Frontiere, che al momento dell’attacco era in sala operatoria: “Avevamo appena terminato un intervento chirurgico. Abbiamo sentito una forte esplosione e il tetto è crollato. Siamo usciti fuori e c’erano corpi ovunque. Ho visto due bambini morti, un uomo con una gamba amputata, un altro con una scheggia nel collo. Intere famiglie che si erano rifugiate nel cortile dell’ospedale pensandolo un luogo sicuro sono morte o rimaste gravemente ferite”.

In proposito, però, si invita a leggere l’articolo pubblicato su Open, in cui si ridimensiona di molto la tragedia, la quale – come oramai sostenuto in modo quasi unanime dalla stampa italiana e soprattutto internazionale, primo fra tutti il New York Times – sarebbe stata causata da un missile rudimentale lanciato da Hamas, andato fuori controllo.

Sempre in merito all’esplosione del missile nei pressi di un grande ospedale di Gaza, Israele ha diffuso un presunto audio di Hamas.

Purtroppo, anche la disperazione diventa un affare e uno strumento.

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