Geniale capir d’amore

26 Dic 2007 | Di | Categoria: Opinioni

Amor, ch’a nullo amato amar perdona” (se si è amati non si può non amare): è la frase che Dante fa pronunciare a Francesca nel quinto canto della Divina Commedia. In un verso prende forma la gratuità dell’amore, l’unico sentimento che spiega se stesso, l’unica emozione che non necessita di un motivo per esistere. La genialità di un poeta sta nel sondare l’irrazionale, nel coglierlo e nel mostrarlo comprensibile. Quando la ragione latita, interviene l’ispirazione che ha qualcosa di magico perché supera l’intelletto. Fra mille anni, se l’uomo esisterà e se proverà sentimenti, ci saranno ancora un uomo o una donna che all’improvviso ameranno come Francesca nella Divina Commedia e capiranno quanto vere siano le sue parole. Anche il buio può regalare piccoli miracoli di luce. Sarebbe bello se tutti, almeno una volta nella vita, riuscissimo a vedere con gli occhi di un poeta. Non per sentirci migliori, ma semplicemente per comprendere. “Amor, ch’a nullo amato amar perdona“: i professori a scuola ne spiegano il significato; la vita ne insegna il valore.

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