“Tra un vuoto di memoria e l’altro, bisogna pur scegliere quali storie portare in cantina ad ammuffirsi e quali tenere in casa a ingombrare.” Inizia così uno degli ultimi post del blog di Guia Soncini (http://www.guiasoncini.com/). Il titolo è: “Piccolissimo particolare ti ho perduto senza cattiveria“.
La Soncini, già nota a chi legge il Corriere della Sera ed in particolare il magazine “Io Donna”, è ragazza dei nostri tempi, dall’età indefinita e dal brio costante. Le sue, sono cronache urbane divertenti, a volte divertite a volte malinconiche, resoconti di amori infelici con la puzza del calzino di lui in agguato, da reduci di “Sex and the city” in salsa nostrana (o, meglio, padana). Si descrive come una eterna innamorata, con i desideri di tutte le fanciulle più o meno in fiore, con le speranze frustrate da tic e depressioni maschili, alle prese con le piccole sfighe di ogni giorno. La sua “singletudine” scatena sagacia e racconti in cui molte si riconoscono e tutti si sentono più leggeri. Scorrere i suoi post è molto più sano ed efficace che prendere un ansiolitico.

Il blog è nato pochi mesi fa, in concomitanza con la pubblicazione del suo libro “Elementi di capitalismo amoroso”. Il timore, espresso dai suoi lettori, era che non venisse più aggiornato dopo l’uscita del volume (edito da Rizzoli). Per fortuna, così non è stato e la Soncini dispensa salutari pillole ogni giorno, regalando buon umore. Ottimo anche il livello dei commenti, non ingessati e spesso ben scritti. Un blog da prendere a piccole e massicce dosi, senza controindicazioni. Anche se si abita a Rocca Cannuccia e non si è cosmopoliti come la giornalista (che ha il parrucchiere a New York), è facile riconoscersi nelle sue cronache ed imparare a prendersi meno sul serio.

Link: http://www.guiasoncini.com/