Imu, i codici tributo su immobili ad uso produttivo

21 Mag 2013 | Di | Categoria: In primo piano, In primo piano: news

Il versamento dell’Imu, cioè l’Imposta Municipale Propria sugli immobili, andrà effettuato con un apposito codice tributo anche per i capannoni industriali e rurali ad uso strumentale, classificati nel gruppo catastale D.

La risoluzione 33/E, pubblicata il 21 maggio 2013, ha istituito i due codici 3925 (per la quota calcolata secondo l’aliquota ordinaria dello 0,76%) e 3930 (per l’eventuale incremento deliberato dal Comune in cui è situato l’immobile). Questi codici tributo sono stati previsti per il versamento dell’Imu sugli immobili produttivi a destinazione speciale, nell’ipotesi in cui il pagamento della stessa imposta debba essere effettuato tramite il modello F24.

Il surplus di gettito garantito da tale eventuale maggiorazione – che la legge 228/2012 (legge di stabilità 2013) limita ad un massimo di 0,3 punti percentuali, sarà completamente destinato all’ente territoriale. Come di consueto, il codice catastale sarà reperibile nella tabella pubblicata sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it).

Invece, nell’ipotesi in cui il versamento debba essere effettuato attraverso il modello F24 EP, il documento di prassi individua i codici 359E (per l’importo calcolato con l’aliquota standard) e 360E (per l’addizionale decisa dal Comune). In caso di ravvedimento operoso, le sanzioni e gli interessi andranno versati insieme all’imposta dovuta. Al momento della compilazione del modello F24 EP, questi codici tributo sono esposti nella sezione “IMU” (valore G).

I due codici tributo 3925 e 359E saranno utilizzati anche per i fabbricati rurali ad uso strumentale classificati nel gruppo catastale D. Per tali immobili, non sarà invece possibile utilizzare i codici 3930 e 360E, poiché l’ente locale (cioè il Comune) non ha facoltà di incrementare la relativa aliquota, come chiarito dalla risoluzione n. 5/DF del 2013.

Resta comunque ferma la validità dei codici tributo 3913 (istituito con risoluzione 35/E del 2012) e 350E (istituito con risoluzione 53/e del 2012, n. 53/E), che continuano a dover essere utilizzati per il versamento dell’Imu relativa ai fabbricati rurali ad uso strumentale diversi da quelli classificati nel gruppo catastale D.

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