Manifesti di Berlusconi col volto insanguinato

31 Dic 2009 | Di | Categoria: In primo piano, In primo piano: news

Si legge sulla versione online del Gazzettino: “Il Partito dell’amore immaginato da Silvio Berlusconi, nella versione De Amicis e non Cicciolina, è destinato ad avere una vita più lunga delle festività natalizie. Così come le immagini dell’aggressione subita dal premier in piazza Duomo che, per diventare eterne, finiranno presto sui muri delle principali città italiane, affinché il Cavaliere, ritratto con il sangue sul volto o con le bende, sia monito a coloro che si ostinano a rifiutare il dialogo e il confronto.
In questi giorni di relativa vacanza, Berlusconi ha infatti dato il via libera a una seria di bozzetti che molto presto diventeranno manifesti sei per tre. Da un lato la foto del presidente del Consiglio con il volto insanguinato, a destra lo slogan l’amore vince sempre sull’odio. Da un lato l’immagine del premier con le bende, dall’altro lo slogan basta con le fabbriche dell’odio“.

A quanto pare, Berlusconi intende sfruttare la sua aggressione per lanciare un nuovo messaggio al Paese, i cui slogan poggiano sulle parole “amore” e “odio”.

Sempre sul Gazzettino, si legge ancora: “D’altra parte l’effetto-souvenir ha dato al premier la possibilità di consolidare la robusta svolta data alla linea della maggioranza sin dalle prime ore successive all’aggressione. Proprio quel volto sporco dal sangue, è rimasto impresso negli occhi degli italiani e ha fatto schizzare in alto l’indice di gradimento di Berlusconi che nei sondaggi è aumentato, come riportano i dati di IPR Marketing, dal 45 al 48 per cento di gradimento.”

Tutto ruota su quello che molti hanno definito “attentato”. Eccone alcuni resoconti giornalistici.

Articolo del TGcom (il tg online di Mediaset).

Berlusconi: “Sono un miracolato”
“Sono miracolato”. Così ha detto Silvio Berlusconi al direttore del Tg4 Emilio Fede che lo è andato a trovare all’ospedale. “Mi ha detto di sentirsi miracolato – dice Fede – perché un centimetro più su e avrebbe perso l’occhio. Naturalmente è dolorante, gli sono stati somministrati analgesici e non credo proprio – sottolinea Fede – che si tratterà di una cosa di sole 24 ore perché ha la frattura del setto nasale, due denti fratturati, ferite alle labbra”. Ma, riferisce il direttore del Tg4, il premier si è detto soprattutto “preoccupato perché c’è una eccessiva atmosfera di violenza. Non è spaventato – precisa Fede – ma preoccupato”.

Nella seconda pagina dello stesso articolo si legge:

“Prognosi di 20 giorni”
E’ di circa 20 giorni la prognosi per il premier. A spiegarlo è stato il primario dell’ospedale San Raffaele, Alberto Zangrillo. Il presidente del consiglio ha riportato un “importante” trauma contusivo maxillo facciale, contusioni interne ed esterne al labbro e una frattura del setto nasale. Gli sono saltate anche le otturazioni di due denti.

Altro resoconto, fra le tante cronache pubblicate. Questa volta, si tratta di un articolo del Mattino, quotidiano di Napoli.

Berlusconi ferito al volto dopo il comizio
Portato via sanguinante: «Sono miracolato»

MILANO (13 dicembre) – Il premier Silvio Berlusconi, subito dopo il comizio tenuto in piazza Duomo, a Milano, per la festa del tesseramento del Pdl, è stato colpito al volto da una statuina lanciata da un uomo mentre firmava autografi. Il premier sanguinava copiosamente dalla bocca, si è accasciato a terra ed è stato immediatamente caricato in auto e portato all’ospedale San Raffaele. Giunto in ospedale, il premier è stato portato all’interno sdraiato su una barella. «Berlusconi – hanno riferito i testimoni – aveva una borsa di ghiaccio sul volto ed appariva cosciente».

Su Youtube, nei giorni successivi all’aggressione, sono stati pubblicati numerosi video che mettevano in dubbio la ricostruzione ufficiale e invitavano a riflettere sui alcune incongruenze, prima fra tutte la camicia insanguinata.

Ecco, il servizio mandato in onda da Rai News.

L’argomento e gli eventuali dubbi sulla veridicità delle testimonianze potrebbero scatenare feroci discussioni, oppure essere bollati come gossip, dietrologia, complottismo o fantasia, ma la valenza mediatica dell’avvenimento è evidente, anche perché i mass-media vicini al premier e la possibile iniziativa dei manifesti col volto insanguinato non fanno altro che amplificarne ed esaltarne l’ampiezza, fornendo la stura a coloro che ritengono di intravvedere nell’accaduto una abile regia propagandistica.

A questo punto potrebbe essere legittimo chiedersi: si è trattato davvero di “attentato”? La gravità delle ferite riportate da Berlusconi corrisponde a quanto riferito? A che pro una presunta messinscena? Se davvero si è trattato di manipolazione, quali sono i rischi che corriamo?

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