Michele Boldrin, a conti fatti

4 Mar 2012 | Di | Categoria: Opinioni

Economista Michele BoldrinMichele Boldrin (sito personale, http://www.micheleboldrin.com/) è un economista italiano che dal 2006 insegna nella Facoltà di Economia della Washington University a Saint Louis. Da qualche anno è presente nelle trasmissioni televisive di approfondimento giornalistico, come “Ballarò” su Rai3. Giovedì scorso, primo marzo, ha partecipato al programma “Piazza pulita” su La7, durante il quale ha sostenuto che la classe politica italiana dovrebbe essere azzerata per poter – finalmente – mettere mano alla riorganizzazione ed allo sviluppo del Paese.
I suoi interventi sono interessanti e, soprattutto, chiari. Più di una volta, ha contraddetto i politici in studio e ne ha evidenziato la scarsa preparazione. In proposito, su Youtube si possono visionare i filmati in cui picchia duro contro il leghista Castelli e Maurizio Lupi del Pdl. Non ha risparmiato fendenti nemmeno agli esponenti della Sinistra, spesso definita incompetente (nell’ultima puntata di “Piazza pulita” ha attaccato Stefano Fassina, membro della segreteria nazionale del Partito Democratico, in qualità di responsabile del settore “Economia e lavoro”).

Di particolare importanza sono le sue iniziative sul web, soprattutto in questi mesi in cui la crisi economica è al centro dell’interesse degli italiani. Nel marasma di opinioni, di slogan, di discettazioni pseudo-scientifiche diffuse sui mass media da politici e non, può rivelarsi molto utile ascoltare le spiegazioni di un economista con competenze a livello internazionale.

Se ne segnalano alcune.

A) Risposte di Boldrin in diretta su internet a domande incentrate sulla crisi economica:
http://www.oilproject.org/lezione/le-tue-domande-sulla-crisi-economica-risponde-in-diretta-michele-boldrin-1382.html

Quelle seguenti sono le 14 questioni principali affrontate dall’economista veneto il 16 settembre 2011 (purtroppo, la qualità del video è pessima).

01 ) Cosa succede nella pratica se lo Stato italiano non riesce a rimborsare i titoli di stato (default)? Ci puoi descrivere il Day After (bancomat, costo della vita, pensioni…)?
02 ) Cosa succede, in caso di default, ai risparmi privati?
03 ) Se l’Italia – che è considerata nazione non salvabile dall’esterno a causa della dimensione del debito – dovesse fallire, cosa accadrebbe all’intero sistema economico mondiale (UE, USA, Cina)?
04 ) Quali sono le situazioni ad alto rischio, oltre a Italia e Grecia? Gli USA e il Credit Crunch?
05 ) Perché questa crisi è sistemica? Cosa significa la definizione “Crisi Sistemica”?
06 ) Come si stabilizza il sistema paese Italia?
07 ) Cosa cambierà in questi giorni in Europa? Che potere ha la BCE di influenzare le politiche nazionali?
08 ) Un governo tecnico, cambiato nella fase più acuta della crisi, che impatti potrebbe avere?
09 ) L’Italia è il popolo dei BOT: che implicazioni ha con la crisi attuale? Quanto pesa il fatto che gran parte del nostro debito sia in mano a italiani?
10 ) Quali sono gli indicatori da tenere presenti come termometro delle economie? Indici di Borsa? Strumenti per misurare lo Spread? Altro?
11 ) Qual è il ruolo della stampa – in Italia e all’estero – nel raccontare e spiegare questa crisi? Come lo sta esercitando?
12 ) Che scenari vedi per il “dopo” a livello di equilibri geopolitici, lingue parlate, ritorno ai protezionismi?
13 ) Cosa sono gli eurobond? Chi li vuole, e chi no? Perché? Secondo te sono rischiosi?
14 ) Quanto potrebbe essere praticabile la strada della rinegoziazione del debito, come fu fatto da Ecuador e Argentina?

B) Altra interessante lezione di Boldrin, pubblicata sul web il 7 dicembre 2011, sul tema “Manovra Monti: equità, sviluppo o mero consolidamento dei conti?”:
http://www.oilproject.org/lezione/a-conti-fatti-1-manovra-monti-equita-sviluppo-o-mero-consolidamento-dei-conti-2086.html

Il commento di Boldrin si è focalizzato sulla prima manovra del governo Monti. Le domande erano: quanto ci costerà in termini di rallentamento della crescita? il criterio di equità è stato effettivamente rispettato? si tratta di un buon inizio? quali riforme rimangono?

C) Infine, si segnala un dibattito fra lo stesso Boldrin ed Oscar Giannino, che ha preso spunto dai controlli della Guardia di Finanza a Cortina ed a Roma. I due economisti si sono chiesti se i blitz hanno funzionato e se davvero esiste in Italia un problema culturale di evasione fiscale. Altri temi, correlati al primo: le azioni dimostrative con forte impatto mediatico sono efficaci? forse sono preferibili altri strumenti di controllo, che magari possono ledere la privacy? come giudicare il lavoro dell’Agenzia delle Entrate negli ultimi anni? alcuni Governi hanno combattuto l’evasione fiscale più che altri?

Questo è il link della pagina che contiene la registrazione audio del dibattito:
http://www.oilproject.org/lezione/a-conti-fatti-6-operazione-cortina-boldrin-intervista-oscar-giannino-2171.html

Forse non a tutti i lettori gli argomenti trattati risulteranno di agevole comprensione; però, è importante conoscere il parere di economisti che operano sul campo, che hanno un approccio scientifico ai problemi dell’Italia, con una visione che supera i confini nazionali e gli interessi particolari. L’informazione (o, meglio, la divulgazione) sono essenziali per capire i mali di un Paese dove i campanili fanno a gara per farsi ascoltare con più forza e per condizionare una opinione pubblica sempre più disorientata ed oppressa dagli obblighi fiscali.

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