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20 Dic 2007 | Di Giuseppe | Categoria: Opinioni19 dicembre 2007 – Ai poliziotti della squadra mobile di Palermo, che hanno arrestato i vertici di Cosa Nostra, non sono stati pagati gli straordinari del 2006 e del 2007. Le centinaia di ore spese facendo indagini e rischiando la vita in servizio non sono state ancora retribuite dallo Stato che hanno servito così bene. I 50 uomini della sezione Catturandi ed i 100 della sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile palermitana, assieme al sindacato, hanno deciso di firmare un ricorso al Tribunale amministrativo regionale.
“La stagione più ricca di successi è stata anche quella più avara per i poliziotti che l’hanno conseguita”, è la denuncia di Vittorio Costantini, segretario di Palermo del sindacato Siulp. “Il 2006 è stato l’anno della cattura di Provenzano, poi dell’operazione Gotha, che ha disarticolato lo stato maggiore dell’organizzazione mafiosa. Infine, le indagini che hanno portato alla cattura di Lo Piccolo hanno suggellato l’impegno e il coraggio di questi uomini e di queste donne. Ma le istituzioni sembrano non accorgersene”.
Il dovere, però, prima di tutto: i poliziotti della Mobile di Palermo, assieme ai colleghi del servizio centrale operativo, lunedì scorso, 17 dicembre 2007, hanno arrestato l’infermiere che aveva curato Provenzano.