Processo Ruby, in ballo Belen, Barbara D’Urso e la Minetti
25 Nov 2013 | Di Redazione | Categoria: In primo piano: newsIl 21 novembre scorso sono state depositate le motivazioni della sentenza con cui, il 24 giugno, i magistrati della quarta sezione penale del tribunale di Milano hanno condannato Silvio Berlusconi a 7 anni di reclusione per concussione e per prostituzione minorile. Il documento di 330 pagine è stato diffuso il giorno seguente dal settimanale L’Espresso e da Il Fatto Quotidiano, dopo che, in prima istanza, il presidente del collegio giudicante (Giulia Turri) non aveva autorizzato i giornalisti ad avere una copia delle motivazioni.
Va subito precisato che i magistrati non hanno fondato la sentenza sulle rivelazioni di Ruby Rubacuori, il cui vero nome è Karima El Mahroug, poiché l’hanno ritenuta poco attendibile a causa di diverse versioni dei fatti rilasciate agli inquirenti, nonostante le dichiarazioni della ragazza di origini marocchine avvalorassero le accuse contro Silvio Berlusconi. Tuttavia, la deposizione di Ruby è stata messa agli atti ed ha subito scatenato un putiferio quando è stata resa nota.
Secondo la sua testimonianza, ad Arcore, nella Villa San Martino dell’ex premier, si sarebbero svolti dei veri e propri baccanali, con travestimenti grotteschi, promiscuità e la partecipazioni di attraenti donne dello spettacolo. I nomi che hanno suscitato più scalpore sono stati quelli di Belen Rodriguez e di Barbara D’Urso, le quali hanno già smentito i resoconti di Karima ed hanno incaricato i propri legali di agire querelando per diffamazione coloro che dovessero ledere la loro immagine diffondendo notizie false. Sono state citate anche le presenze dell’ex ministro Mara Carfagna e delle showgirls Sara Tommasi e Aida Yespica. I legali di Berlusconi hanno definito la sentenza «surreale» ed hanno espresso la certezza che non sarà confermata nei successivi gradi di giudizio.
In primo grado, secondo i giudici del tribunale di Milano, «risulta innanzitutto provato che l’imputato (Berlusconi, n.d.r.) abbia compiuto atti sessuali con El Mahroug Karima in cambio di ingenti somme di denaro, variabili, di circa 3.000 euro per volta, e di altre utilità quali gioielli», ben consapevole del fatto che la ragazza fosse minorenne. Fu il coinvolgimento della giovane nel presunto Bunga Bunga di Arcore a indurre l’allora presidente del consiglio ad intervenire sui funzionari della questura del capoluogo lombardo nella notte fra il 27 ed il 28 maggio 2010, affinché rilasciassero Ruby e la affidassero alla tutela di Nicole Minetti, igienista dentale divenuta consigliere regionale in Lombardia. Per giustificare le pressioni sulla questura, configurate successivamente come concussione, sarebbe stata inscenata la farsa della nipote del presidente egiziano Mubarak: Karima El Mahroug andava rilasciata per evitare un incidente diplomatico.
Le cene eleganti, come Berlusconi ha sempre definito le serate ad Arcore, nelle pagine delle motivazioni della sentenza si trasformano in scenari a luci rosse, animati da stuoli di donne che si esibivano in ogni genere di spettacolo, pur di compiacere l’unico uomo presente e vestito (cliccare qui per leggere la pagina n. 175 delle motivazioni della sentenza, mostrata nella pagina 7 del file allegato).
Considerata la mole delle motivazioni illustrate dai magistrati, il documento è stato diviso in paragrafi per agevolarne la lettura. Per conoscere i particolari del processo di primo grado, cliccare sui sottostanti link.
Testo integrale delle motivazioni della sentenza di 1° grado del processo Ruby
Introduzione del processo di primo grado
- Introduzione delle motivazioni della sentenza
- Sommario dei paragrafi delle motivazioni della sentenza
- Svolgimento del processo
Capo A
- L’intervento in Corso Buenos Aires
- La Questura di Milano
- Gli accertamenti eseguiti in Sicilia la notte del 28 maggio 2010
- La deposizione di Giorgia Iafrate
- La deposizione di Piero Ostuni ed il contatto con Berlusconi
- Le disposizioni impartite dal pubblico ministero
- L’intervento del 5 giugno 2010 nei confronti di Ruby, cioè Karima El Mahroug
- Le direttive e le prassi della Procura della Repubblica nei confronti di soggetti
minorenni - La versione dell’imputato Berlusconi alla luce delle risultanze processuali
- Tesi difensiva, verifiche effettuate e tabulati telefonici acquisiti
- L’intervento di Nicole Minetti
- Il colloquio tra Berlusconi e Ostuni
- La questione della parentela con il presidente egiziano Mubarak
- La ricostruzione della vicenda Ruby alla luce delle prove illustrate
- La violazione dell’art. 317 del codice penale (reato di concussione)
- Valutazioni conclusive
Capo B
- Le condizioni di vita della minorenne Ruby prima del suo arrivo a Milano
- L’arrivo du Ruby Rubacuori a Milano
- Che cosa è accaduto dopo l’intervento del 5 giugno 2010 verso la minorenne Ruby
- Conclusioni
- La partecipazione di Karima El Mahroug alle serate nella villa di Arcore
- I criteri di valutazione delle prove
- La deposizione di Melania Tumini sulla serata del 19 settembre 2010
- La partecipazione di Maria Makdoum alla serata del 12 luglio 2011
- La serata del 6 gennaio 2011 di Natascia Teatino ad Arcore
- La partecipazione alle serate di Imane Fadil
- La deposizione di Chiara Danese ed Ambra Battilana sulla serata del 22 agosto 2011
- Il sistema prostitutivo ed i riscontri alle dichiarazioni di Karima El Mahroug sul
svolgimento delle serate indicate nel capo d’imputazione - La prostituzione di Karima El Mahroug (Ruby Rubacuori) ad Arcore
- Valutazioni conclusive
- Il trattamento sanzionatorio e le disposizioni della sentenza di primo grado