Renato Brunetta: 8 1/2
12 Giu 2008 | Di Giuseppe | Categoria: Le pagelline Un voto da primo della classe a Renato Brunetta, neo ministro per la pubblica amministrazione e per l’innovazione. Il prof. Brunetta (a detta di molti, uno dei pochi membri del Governo a contare su una solida competenza) ha messo subito le cose in chiaro: “Abbasso i fannulloni”. L’intento, proclamato appena insediato, è quello di rendere la pubblica amministrazione più efficiente e di farla funzionare come una impresa privata. Pertanto, fuori chi non rende. Il compito è arduo, molto arduo: non solo perché l’Italia non può vantare una tradizione amministrativa come la Francia, ad esempio, ma perché occorre scontrarsi contro una mentalità assai radicata che configura il posto pubblico come un porto sicuro e non come un lavoro al servizio della collettività e del buon funzionamento dell’organizzazione sociale. La burocrazia, in Italia ed in tutti i Paesi ad alto livello di corruzione, è intesa anche come esercizio di potere. Fa parte dell’esperienza comune l’aver impattato, almeno una volta, con qualche impiegato o funzionario – tanto imbelle quanto incompetente – che osserva il cittadino come una mosca da schiacciare.
La guerra di Brunetta, per ora solo dichiarata, dovrà essere portata avanti con assoluta determinazione e, probabilmente, finirà per porre il ministro in rotta di collisione con qualche suo collega di Governo. Se Brunetta saprà dimostrare di avere coraggio ed indipendenza, forse ce la farà. Forse.
Un 8 e mezzo per lui, come per tutti i ragazzi capaci che potrebbero fare molto e sono attesi alla prova di fine d’anno per essere premiati. E’ un voto di speranza e di incoraggiamento, soprattutto per noi cittadini, troppo spesso frenati e tartassati dalla più stupida delle burocrazie (a proposito, gli investitori stranieri considerano poco allettante l’Italia non solo per la corruzione che alligna nella “res publica”, ma anche per la valanga di adempimenti a cui è sottoposto chi vuole fare impresa).
La biografia di Renato Brunetta tratta dal sito del suo ministero
(http://www.innovazionepa.it/ministro/ministrobrunetta/biografia.htm):
Il Ministro Renato Brunetta è nato a Venezia il 26 maggio 1950.
E’ Professore ordinario di Economia del Lavoro presso l’Università degli Studi di Roma, Tor Vergata.
Dall’8 maggio 2008 è Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione nella XVI Legislatura del IV Governo Berlusconi.
Da aprile 2008 è parlamentare alla Camera dei Deputati, eletto nel collegio Veneto II nella lista del Popolo della Libertà.
Da giugno 1999 ad aprile 2008 è deputato al Parlamento europeo, eletto nelle liste di Forza Italia ed iscritto al gruppo PPE-DE, dove ha ricoperto l’incarico di Vicepresidente della Commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia; è stato, inoltre, membro della Delegazione parlamentare mista UE-Croazia, della Delegazione parlamentare mista UE- Turchia e della Delegazione per le relazioni con la Repubblica popolare cinese.
E’ responsabile del settore programma di Forza Italia e dal 2007 é Vicecoordinatore Nazionale.
Editorialista de “Il Sole 24 Ore”, “Il Giornale”.
Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, in materia di economia del lavoro e relazioni industriali, tra le quali ricordiamo: “Il modello Italia” (1991), “Economics for the New Europe” (1991), “Disoccupazione, isteresi e irreversibilità” (1992), “La fine della società dei salariati” (1994), “Sud” (1995), “Economia del lavoro” (1999).
Fondatore e direttore della rivista Labour – Reviews of labour economics and industrial relations, edita da Blackwell Publishing Ltd. Ha curato insieme a Vittorio Feltri la collana “Manuali di Conversazione Politica” edita da Libero e Free Foundation, e la collana “Manuali di Politica Tascabile” edita da Il Giornale e Free Foundation.
Negli anni Ottanta e Novanta ha collaborato, in qualità di consigliere economico, con i governi Craxi, Amato e Ciampi. È stato consigliere economico del Presidente del Consiglio Berlusconi negli anni 2003-2006.
Dal 1985 al 1989 ha ricoperto la carica di Vicepresidente del Comitato Manodopera e Affari Sociali dell’OCDE (Parigi). Dal 1983 al 1987 è stato responsabile, presso il Ministero del Lavoro, di tutte le strategie per l’occupazione e la politica dei redditi. Nel 1989 ha fondato l’EALE (European Association of Labour Economist), di cui è stato il primo presidente.
Nel corso della sua carriera ha ricevuto molteplici riconoscimenti: nel 1988 il Premio Saint Vincent per l’economia, nel 1992 il Premio Tarantelli per la migliore opera di economia del lavoro, nel 1994 il Premio Scanno per la migliore opera di relazioni industriali, nel 2000 il Premio Internazionale Rodolfo Valentino per l’economia, la finanza e la comunicazione.
Una intervista al ministro, tratta da Youtube:
Infine, una notizia che, se vera, non fa onore al professore, tratta dal sito Canisciolti.info:
“Renato Brunetta, che ha annunciato battaglia contro i fannulloni nella P.A, e’ stato tra gli europarlamentari italiani piu’ assenteisti. Lo sottolinea il Piccolo di Trieste, che cita il sito web radicale ‘Fai notizia’, secondo cui il ministro si piazza al 611/mo posto come presenze tra gli europarlamentari, con una percentuale del 48,21%. Indici di partecipazione minori sono stati raggiunti da Pannella (47,14%), Di Pietro (44,29%), Veltroni (41,79%), Mastella (40%) e Dell’Utri.”
Sono disoccupato, dopo un anno e mezzo di dolori alla schiena, sotto consiglio medico, eseguo una radiografia, mi viene diagnosticata una possibile ernia al disco lombare.
Il mio medico mi consiglia di abbandonare il lavoro che svolgo, perchè non “idoneo” per la mia schiena messa piuttosto male (avevo già avuto problemi in passato), gli addetti ai lavori, (Collocamento) mi consigliano di fare domanda di invalidità.
Mi viene riconosciuto il 46% di invalidità dopo tre mesi circa.
Mi chiamano per un lavoro, il colloquio sembra avere esito positivo, vado al uff. collocamento e mi sento dire che devo rinunciare al lavoro, perchè devo prima passare un’altra visita all’ASL di competenza, per la risposta di questa visita dovrò attendere altri 60…90 giorni.
Capirete cosa vuol dire per un mono stipendio, con moglie (in cura da psichiatra) e due figlie a carico, (13, 16 anni, studentesse) e debiti aperti, (cinque anni fa)…..sto parlando di sei mesi di burocrazia e un sacco di problemi, rivelati ad un assistente sociale che sembra faticare per aiutarmi.
Molti moduli che servono in questi casi sarebbe bene trovarli in rete a dei siti preposti.
Alcune persone non conoscono neanche la loro esistenza.
A volte sembra di essere presi in giro!
Grazie! Arrivederci…