Report senza Rete (Rai)
9 Set 2009 | Di Giuseppe | Categoria: In primo piano, In primo piano: newsIl programma di inchieste “Report”, della Rai, rischia di restare senza copertura legale, come ha dichiarato la curatrice e conduttrice, Milena Gabanelli: «E’ stata manifestata apertamente dalla Rai l’intenzione di toglierla e non capisco perché, visto che finora non abbiamo perso una causa. Mi auguro che a breve il segnale sia chiaro, in un senso o nell’altro».
La trasmissione di approfondimento giornalistico, che ha portato alla luce numerosi scandali e sperperi di denaro pubblico, figura nel palinsesto della terza rete pubblica e dovrebbe andare in onda dal prossimo 11 ottobre.
Assenza di copertura legale significa che nessuno dei giornalisti autori dei servizi e la stessa Gabanelli potranno contare sull’assistenza della Rai in caso di querela. Si tratta di una situazione estremamente difficile perché la trasmissione è realizzata da free lance, compresa la Gabanelli che non è mai stata assunta dalla Rai. I free lance sono giornalisti che realizzano un prodotto, lo vendono e vengono pagati unicamente per quanto offerto.
Se lasciato in balia di querele e cause civili o penali, spesso intraprese con il solo scopo della ritorsione, nessun free lance può permettersi di pubblicare un servizio che scava nell’operato di aziende o di personaggi potenti della vita pubblica.
Non è questione di raccontare o no la verità: se anche non si potesse ravvisare il minimo elemento di reato nella cronaca dei fatti portati alla luce (come è avvenuto nella lunga storia di “Report”), gli autori delle inchieste sarebbero comunque obbligati ad affrontare subito e da soli ingenti spese legali, magari fino in Cassazione, con l’oggettiva incertezza del risultato (il giudice potrebbe non condannare la parte soccombente al pagamento delle spese). Per raccontare la verità e fornire un servizio pubblico, chi sarebbe disposto a rischiare – ad esempio – un’ipoteca sulla casa?
Altro elemento inquietante è il fatto che solo ora, dopo mesi di lavoro svolto dalla Gabanelli e dai suoi collaboratori, sta emergendo la possibilità (forse la decisione già assunta) che la Rai neghi la tutela legale ai giornalisti di “Report”.
Sono molti, dunque, i dubbi che incombono su questo episodio che forse sfugge a gran parte dei cittadini. La certezza è una: se la Rai si tirerà indietro (si tenga presente che l’ente pubblico radiotelevisivo dispone di staff di avvocati), sarà come decidere di chiudere il programma, una delle poche trasmissioni che in questi anni ha combattuto in prima linea per curare l’interesse di tutti.
Sul web è stata avviata una petizione contro la chiusura del programma. Chi fosse interessato, può collegarsi a questa pagina: http://www.firmiamo.it/reportnondevechiuderefirmalapetizione.